In crisi la clinica che riattacca le mani a Pisa: 2000 persone in lista di attesa

In crisi la clinica che riattacca le mani a Pisa: 2000 persone in lista di attesa Difficoltà tecniche per una delle équipes chirurgiche più note d'Europa In crisi la clinica che riattacca le mani a Pisa: 2000 persone in lista di attesa Il reparto deve dividere la camera o DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PISA — Hanno riattaccato in questi ultimi anni trentasei mani ed eseguito interventi altrettanto delicati e complessi, grazie a un'esperienza formatasi alle scuole estere più prestigiose e che fa dell'equipe pisana una delle più note ed attrezzate d'Italia In chirurgia plastica in generale e in microchirurgia In particolare. Ma hanno anche duemila pazienti In lista d'attesa, che vengono a Pisa da ogni parte: il tempo medio (dalla presentazione del caso all'esecuzione dell'intervento chirurgico) è di due anni e ci sono persone che non verranno forse mai operate considerate le urgenze che si sovrappongono ai casi cosiddetti normali. Perchè questa lunga coda alla divisione di chirurgia plastica dell'ospedale di Pisa? Perche il reparto fino ad oggi non ha una sala operatoria propria, ma deve dividerla con l'istituto universitario di patologia speciale chirurgica. Una separazione che per evitare possibili sovrapposizioni è stata regolata con il calendario: mercoledì e venerdì la sala operatoria è a disposizione della chirurgia plastica, gli altri giorni della patologia chirurgica. E' una situazione che si trascina da oltre veht'anni senza che gli organi dirigenti dell'ospedale abbiano potuto (o voluto) risolverla. In questi anni vequipe del primario, professor Paolo Santoni Ruju. ha acquisito competenza e presligio con specializzazioni affinate negli Stati Uniti e in Australia: ma la divisione ospedaliera ha avuto sempre a disposizione lo stesso esiguo numero di letti benché l'accresciuta notorietà abbia convogliato su Pisa pazienti da tutta Italia. Può quindi capitare, che se uno si infortuna a una mano di giovedì, l'arto non possa essere riattaccato perché devono passare non più di sei ore dal momento dell'infortunio | all'intervento chirurgico: e , per l'appunto la divisione di microchirurgia ha possibilità d'intervenire solo il giorno seguente. Ma. al di là del caso che serve a spiegare l'assurdità di una situazione del genere, resta 11 fatto penoso, e insieme grottesco, del funzionamento a tempo limitato di un'equipe chirurgica (oltre al primario, quattro medici stabilizzati e quattro tirocinanti) che ha acquisito una superspecializzazìone nella microchirurgia (trapianti di mani e dita, trat' lamento delle paralisi di orinine nervosa, mano reumaj ioide) e che andrebbe lmpiei gata a tempo pieno. Il caso è esploso clamorosaI mente perché 11 prof. Santoni, i stanco di una situazione di cui non riusciva a vedere una via d'uscita, si è dimesso: dal 1 settembre prossimo non sarà più alle dipendenze dell ospedale di Pisa. Clnquantatré anni, a capo della sezione dal ! '65. dice: «No cercato dt fare il \ possibile In questi anni per organizzare il lavoro al meglio. Ho avuto un infarto e ho deciso dt arrendermi'. E adesso che cosa accadrà? • Mi auguro che le mie dimts\stoni servano a scuotere l'amj Diente. Resta ti rammarico 'che la nostra équipe, attualmente al massimi livelli In Europa, sia confinata in questa situazione e che si rischi di veder mortificato e sperperato un patrimonio dt valore Inestimabile'. Giovanni Nardi operatori ria con l'istituto universitario di chirurgia Aumenta 100 lire il pane a Roma ROMA — Dai 17 agosto aumenterà a Roma il prezzo del pane. Lo ha deciso Ieri mattina il Comitato provinciale prezzi che nel tentativo di contenere le richieste avanzale della categoria ha deciso un aumento provvisorio di 100 lire il chilo. Il provvedimento interessa il tipo di pane noto a Roma come «rosetta» e .rosei ione. le cui pezzature vanno dai 60 ai 90 grammi. Infatti, dopo una Indagine conoscitiva è stato appurato che 11 tipo di pane da sottoporre a controllo non era più la «ciriola» ma la • rosetta» che è risultata appunto il tipo di pane più venduto nella capitale e passerà da USO lire a 1250.

Persone citate: Giovanni Nardi, Paolo Santoni, Santoni