Dalla: una febbre di musica che scaccia gli stranieri

Dalla: una febbre di musica che scaccia gli stranieri Parìa il cantautore, prima del debutto di ieri a Padova Dalla: una febbre di musica che scaccia gli stranieri PADOVA — La tournée di Lucio Dalla ha debuttato ieri sera — attesissima — a Cittadella di Padova. Dopo l'entidue anni di carriera, il cantautore bolognese è la grande star di giovani e giovanissimi, amato anche da coloro che si sono lasciati alle spalle i trenta e i quaranfanni. e sanno a memoria le parole di .Gesù Bambino*. Questa tournée conta quarantadue concerti attraverso tutta l'Italia: una corvée taticosa per Dalla, appuntamento fisso per migliaia di persone. Lo abbiamo raggiunto poche ore prima del concerto, impegna tissimo a verificare gli ultimi dettagli tecnici, provare e riprovare il suono Emozionato? -N<> certo, dopo tanto tempo che canto. Ma sono anche due anni che non faccio concerti e quindi sento di più il debutto-. Com'è il concerto 1981 di Dalla? -Mollo musicale, con molti arrangiamenti nuovi e tre delle quattro canzoni del nuovo Q-disc. perché non faccio Madonna disperazione che e troppo lunga. E poi presento gli ultimi due album: da quando sono usciti, non ho fatto mai serate». I.urlo Dalla si sta progressivamente trasformando, per •sua esplicita ammissione, in un -topo- di sala d'incisione. Dall'ultima clamorosa uscita con De Gregori negli stadi — un successo senza precedenti nel mondo della canzone italiana — il suo interesse si è andato concentrando sullo studio, a scapito dei concerti che 10 vedono star. ■ Per carità — confessa con l'a in m icca nte acce nto bolognese — non mi sento affatto una star, mi sento imbarazzalo a cantare in pubblico. Lo studio e molto meglio, il vero rapporto con la musica é li. e 11 che uno diventa regista di se stesso, del suo lavoro: il fascino sta nella creazione. I concerti sono soltanto una test:., in cui tutto e già avvenuto-. Negli ultimi anni, la sua trasformazione musicale è stata evidente. Nel periodo seguito a Banana Republic. Dalla ha potenziato al massimo la ricerca musicale e l'elemento narrativo delle sue canzoni, che sono direniate merce non cosi facile e accattivante per tutte le orecchie. Ma il pubblico ha risposto a quel disco traragliato e sofferto che era l'ultimo Dalla in modo eccezionale: 600 mila copie vendute, i ancora al diciottesimo posto in classifica dopo 44 settimane. E il recentissimo Q-disc ha già fatto fuori 300 mila esemplari. Quasi un milione di dischi venduti in meno di un anno, con una fertilità felice di idee, di dischi che escono. In una vita tuttamusica, sta anche una spiegazione del richiamo che il suo nome è andato assumendo negli anni. Un tempo si aspettava come la manna il grosso nome straniero per il concerto nel nostro Paese. Oggi la stessa attesa viene riversata su di lui e su pochi altri Perché? •Si e alzalo parecchio il livello musicale italiano. Non voglio mettermi le medaglie, ma quest'anno ho vinto in Germania un premio per il miglior artista straniero, per la ricerca testo-musica. C'é stata un'involuzione nella musica straniera, tranne che per pochi fenomeni, come i Tubes. i Police. i Dire Strans Fortunatamente, é anche finita l'epoca punk, e noi stiamo sfondando fuori Italia. Un sano movimento d'opinione s'interessa anche della musica che facciamo noi •. Dopo le tragedie del Castello Sforzesco e di Avignone, le due ragazze morte, come si presenta ai concerti di massa? -Sono rimasto male, ho avuto davvero paura, soprattutto mi e spiaciuto che abbiano attaccato Renato Zero, che in quell'occasione cantava gratis. Lui ha cantalo, e forse era l'unica cosa che si doveva fare, io magari avrei avuto paura. E sono preoccupato perché l'opinione pubblica associa musica e disgrazia. Perù, quando abbiamo cantato io e De Gregori negli stadi, non é mai successo nulla, il pubblico slava persino attento a non rovinare il prato-. E, a questo proposito, tornerà ai concerti con De Gregori? -Io sono il primo ascoltatore di Francesco. Dopo quell'esperienza, ci eravamo subito delti che bisognava ripeterla, ma almeno dopo due anni. Cantiamo insieme perché lavoriamo insieme da tanto tempo, perché ci va di tarlo, e non per far piacere ai discografici. Ora. comunque, dopo la tournée, credo che starò per un anno abbondante a pensare-. In studio, naturalmente. Marinella Venegoni Ludo Dalla, una «tournée» tra le più attese dell'anno

Luoghi citati: Avignone, Germania, Italia, Padova, Perù