Saint-Laurent non allunga ma accorcia

Saint-Laurent non allunga ma accorcia Il maestro della moda contro tutte le novità lanciate dalla haute couture di Parigi Saint-Laurent non allunga ma accorcia PARIGI — -Grazie di non averci convertito in nonne, in pioniere, in quacquere o in sanguinari samurai, nemmeno in illanguidite apostoli- di Fortuny*. dicera ad un Saint-Laurent trasognato una coloritissima Ginger Rogers. venuta ad assistere alla sfilata del celebre stilista, in tailleur rosa shocking e clochette bianca. Dal momento che Ginger non ha rinunciato, alla sua terta età. a mettere in mostra le gambe, tuttora vibranti, poteva ringraziarlo in piena sincerità: non solo Yves Saint-Laurent non ha seguito la corrente che di colpo proietta alla caviglia l'orlo di gonne, abiti e mantelli, ma al contrario ha sentito il bisogno di rialiarlo, liberando il ginocchio, occupato ad attillar gonnelle diritte e sinuose, ad enfiare appena belle giacche tre quarti, a posare brevi Caracas o boleri su tuniche o pantaloni. Certo il nero regna anche da Saint-Laurent, ma ver matti¬ no i tailleur in lana piedde-poule alleano il nero al bordò, la blusa in satin nero di un tailleur pantalone e contraddetta dalla giacca in lana gialla; c'é lo scottese nero e rosso, il nero e il rubino, il nero e blu notte e continuano le caratteristiche armonie fra grigio, beige, marron e avana, crema e tabacco, con verde bromo e cammello, ma anche il digradare dall'ametista al turchese, con nuovi accordi di violaceo e idioletto. Nero assoluto è riservato alla sera, abiti esilissimi. con il busto trasparente o luminoso, costruiti a portafoglio aderente, con l'allacciatura dorsale, morbidi fiocchi al fianco, modulati in arricciature parallele. Ma le rubar., le giacche sono in satin bianco, in velluto ricamato a perle e rubini, il satin nero e frangiato di piume e diamanti, stelle indiamantate costellano i lourreaux di velluto nero. Soprattutto il corpo non è mai nascosto, ami nei tailleur da mattino, nei com¬ pleti da pomeriggio con tanto velluto, giacche avvolgenti o lunghe e squadrate come le portava Marlene, altre tutte recinte di volpe o con ampi colli in visone o marmotta, hanno la misura giusta per queste gonne di Saint-Laurent che fasciano il bacino. Se in altre stagioni era Saint-Laurent a dire la parola definititi sulla moda, mediando, spogliando, ridefinendo i motivi nell'aria, bisognerà dire che per ti prossimo inverno ha mantenuto il suo ruolo: come molti ha risposto con il lusso ai momenti di stretta economica, ha preso il lutto e ha superato il tutto con un impeto di vitalità Giacche di broccato meravigliose per ricami ripassati in pietre, abiti neri o tuniche attillate come un guanto, smocklng irreprensibili e sexy e corpetti in velluto tagliati come le magliette per le ampie, pittoriche gonne in patchwork alla Matisse. alla Leger. il satin blu e arando, turchese e blu o spettate geometrie e onde in biancoenero. Forme classiche ma con sottili, raffinate mescolarne di colori e tessuti, anche da Gtvenchu: lane scottesi, quadrigliate. con qualche filo d'oro, lane spugnose, mohair boucle per i mantelli ampi ma con spalle minute o di linea diritta, allungata per accompagnare il tailleur pantalone. Givenchp lo vede con pantaloni diritti e giacche sottili. Torna da Givenchy l'abito a tunica appena sblusante sulle gonne strette o plissé, non si sfugge alla passione dell'inverno '81-82 per i carvis in velluto o semplicemente profilati in satin, in passamaneria dorata o color bromo, mentre ricami in rilievo a fiori in velluto movimentano i varavo, i boleri sugli abiti diritti. Incrostazioni in pelle sui pantaloni di velluto all'ora del cocktail, accompagnati da bluse metallittate. ma anche in oro e in argento, in accordo con le stampe a palme!tv. a filigrana su chiffon, faille o panne di ve Hit to ora rosso, ora nero. Lucia Sollazzo

Persone citate: Fortuny, Ginger Rogers, Leger, Lucia Sollazzo, Matisse

Luoghi citati: Caracas, Givenchy, Parigi