La Stampa - Consultazione Archivio

Le amare vacanze di «Fausta-Fausto» (In prospettiva c'è il licenziamento) Le amare vacanze di «Fausta-Fausto» (In prospettiva c'è il licenziamento) Donna ormai a tutti gli effetti, resta uomo sulla carta d'identità La sua scuola minaccia di chiederle i danni se non farà fagotto La sua carta d'identità è sempre la stessa e per questo non può permettersi nemmeno di andare In vacanza: Fausto Schumi, classe '48. sesso maschile. Nel segni particolari hanno aggiunto: -tendenze te ni minili.. In realtà Fausto è diventato donna grazie ad un'operazione chirurgica a Casablanca. Un sogno coltivato per ventanni, realizzato un anno fa. Ma nello stesso momento In cui ha cominciato a indossare la gonna, sono Iniziati anche i guai. Al punto che rischia di perdere il posto di lavoro e l'alloggio. Una storia amara. Fausto nasce a Cagliari e viene affidato subito ad un orfanotrofio. I genitori non 11 ha mai conosciuti. In Piemonte arriva in fasce, lo affidano ad un istituto ài suore a Moncalieri. Qui cresce, studia, si diploma maestro. E vi insegna perché nell'istituto ce una scuoia elementare parificata. Va lutto bene per anni. A Fausto vengono assegnati vitto, alloggio e stipendio. Ottime le referenze sulla sua attività didattica che alterna con quella musicale e creativa (suona e dipinge). Da mamma-sorella gli fa una suora. A lei confida il suo dramma: sentirsi donna, e di volerlo diventare pubblicamente. Fa il gran passo, si espone, alcuni amici l'aiutano anche finanziariamente. Va a Casablanca uomo, torna donna. Il consiglio d'amministrazione dell'istituto (formato da laici subentrati alle suore) grida allo scadalo, mai e poi mai l'Insegnante transessuale dovrà rimettere piede nel rispettato istituto. E per averne il pretesto di legge mandano Fausto-Fausta ad una visita medica all'ospedale Il responso è categorico: Fausto Schintu e -permanentemente non idoneo all'insegnamento-. Se mai potrà svolgere lavori d'ufficio, bidello ad esemplo. Le conseguenze non lardano: stipendio dimezzato e Ingiunzione di sfratto dalla stanzetta dell'istituto perché •occupata abusivamente». Qualcuno del consiglio d'amministrazione le fa un discorso chiaro: a causa tua alcuni genitori non hanno più iscritto i bambini a scuola: se non li decidi a lasciare l'iMitiiio li chiederemo i danni. 60 milioni d'indennizzo. Cosi a settembre. Fausta rischia di perdere il posto, l'alloggio e di dover risarcire i •danni*. Fausta se rivolta alla magistratura e al sindacalo. -Sia chiaro — dice — che non mi hanno operata al cervello. Sono costretta a difendermi. Per non essere sfrattata ho pendente una causa in Pretura. Ma dov'è lo scandalo? A settembre dovrei insegnare a bambini della prima elementare: che cosa possono sapere delle mie vicende? Ma ormai è una battaglia-- L'ultima in ordine di tempo riguarda un'azione legale per ottenere l'aggiornamento del nome. -La legge italiana — precisa amaramente — non prevede casi di transessualità. Noi ufficialmente non esistiamo. Cosi io non posso, ad esempio, andare in vacanza. Sono donna e figuro maschio sui documenti. Se limmagina te reazioni del portiere d'albergo?». B-J-P-