Virgilio e Galileo si smarriscono in queste «guide»

Virgilio e Galileo si smarriscono in queste «guide» Attenti ai libri di viaggio Virgilio e Galileo si smarriscono in queste «guide» ANDARE alla ventura facendosi vanto di disorganizzazione che è un po' roba geniale, sapore di imprevisto, poi giri l'angolo e, oh meraviglia, il Colosseo. Oppure munirsi di mappe e guide anzi, meglio, accumulare nozioni, leggere libri di storia e d'arte, in modo che a Verona si possa dire che a quel balcone Il non è mica vero che ci si affacciava Giulietta: che a Verona Shakespeare non c'è mai stato a meno che non si abbracci la tesi che in Inghilterra un tele Crolla (Shake) lama (speare), giunse come emigrante. SI, i turisti si dividono in due categorie, quelli che si fidano e quelli che non si fidano. Ma quanto non si fidano quelli della seconda categoria! Dialogo colto a volo in una librerìa di Milano, reparto guide turìstiche e mappe: una signora a voce alta: «Vorrei una pianta di Recco. Sa, Recco, credo che sia ir. Liguria». "Ma signora si, è in Liguria. Ora vediamo, venga*. «Ma sa. io ci devo andare in macchina cosi non vorrei trovarmi che magari, non so, si ha sempre paura di sbagliare». Contemporaneamente un altro cliente affannato cerca piante e guide, ma "dettagliate* le vuole, "aggiornate* le richiede, di Shrì Lanka. E un altro ancora che vuol fare trekking, ma con i bambini, su per le' montagne della Val d'Aosta, chiede carte militari, quelle che non trascurano particolare, ogni balza segnata, ogni curva tracciata, tutto previsto quasi come se la camminata tu l'avessi già fatta, ti rimane soltanto da esclamare -Oh! Oh!* quando ti si apre davanti il panorama. Invece adesso ci sono le guide e, se il viaggio è fatto anche per "Coltivarsi*, ci sono quei bei libretti verdi che ti offrono la piantina di ogni città, ma anche notizie storico-cultural-artistiche, per non parlar di usi e costumi, quel folklore che sempre si'va cercando appe-. na cisimette *on theroad*. Ma i libretti verdi, si diciamolo, le guide Michelin, come te la sbattono II. Sui napoletani ti dicono: «Sono dotati di viva immaginazione e temono la malasorte». Su Pisa ti fanno un ritrattino flash di Galileo Galilei il quale «dovette abiurare la sua dottrina davanti al Tribunale dell'Inquisizione, nel 1633. soggiungendo disperato: "eppur si muove"...*. E a proposito di Bologna la cui università, viene detto, è la più antica d'Europa, ci informano che «fu fondata nel 425 (sic), contava nel XIII secolo diecimila studenti. A quell'epoca i professori erano spesso donne e un severo cronista annota che una di queste. Novella d'Andrea, era cosi bella nel volto come nella persona da essere costretta a fare lezione dietro una tenda per non distrarre i suoi allievi». Non è un cogliere fior da fiore, è tutto quante viene ritenuto utile sapere sull'università di Bologna. Strane notizie. Ma il turista non è uno che va a caccia di curiosità? E cosa solletica la curiosità? Una splendida prof dietro una tenda? SI, si. Dagli ai turista! Prendiamo Mantova .Note storiche*. Ci viene detto che «Virgilio, amante della natura e della solitudine, nacque nel 70 a. C. ad Andes, piccolo villaggio vicino a Mantova che Napoleone fece distruggere». Altro non domandare. Dimentica quei 1800 anni e passa che vanno da una nascita a una distruzione. Sarà perché la guida è francese, anche se internazionalmente nota, che tanto ci tiene a Napoleone e sulle cose di casa nostra è cosi succinta? Ma no. Pigliamo il volume dedicato alla Normandia, andiamo a vedere che si dice di Rouen e di Giovanna d'Arco che II fu bruciata. Ha abiurato, è condannata alla prigione a vita e ha promesso che mai più si metterà abiti da uomo. Ma gli inglesi sono "furiosi* e allora «le guardie ritirano alla prigioniera i vestiti da donna e le ridanno quelli da uomo. Giovanna rifiuta di alzarsi: ma a mezzogiorno, per necessità del corpo fu costretta a uscir fuori e a indossare i detti abiti. Cosi è bruciata viva il 30 maggio sulla piazza del Vecchio mercato. Gli inglesi mormorano: "Siamo perduti, abbiamo bruciato una santa". Riabilitata nel 1456, Giovanna d'Arco fu canonizzata nel 1920 e promossa patrona di Francia». Quanto tempo ci vuole certe volte per fare carriera. Ma il turista, si sa, si accontenta: dell'essenziale. Galileo, la prof bolognese, Virgilio, Santa Giovanna, mica si offendono.! napoletani magari si. Renata Pisa

Persone citate: Galileo Galilei, Giovanna D'arco, Renata Pisa, Shakespeare