Il cartellone inventa nuovi dischi

Il cartellone inventa nuovi dischi Classica Il cartellone inventa nuovi dischi UNA consuetudine, che sconfina anche in astrazione, divide l'ascolto musicale in verità ed artificio, contrapponendo il concerto (simbolo della prima) al disco (incarnazione del secondo). Pochi illuminati sono disposti a concedere che i due momenti siano, negli intenti e nei fatti, complementari. Vediamo qualche esempio concreto. Il gestore di un grande negozio milanese, anche collegato ad un sistema di vendita per corrispondenza, all'intervistatore di una rivista specializzata che l'interrogava per la mensile inchiesta sui dischi di musica classica più venduti, segnalava una vivace richiesta dei Quadri di un'esposizione di Musorgskij (versione orchestrale di Ravel) diretti da Abbado, e della Quinta Sinfonia di Mahler, pure diretta da Abbado. Peccato che i due album non esistano. Abbado non ha mai registrato i Quadri di un'esposizione di Musorgskij-Ravel, né, pur avendo in gestazione uno splendido ciclo mahleriano per la Deutsche Grammophon, ha ancora pubblicato la Sinfonia n. 5 (prevista in au tunno). Che cos'era successo? Semplicemente, U3e4 giugno scorsi Abbado aveva diretto alla Scala con trionfale successo la London Symphony, scesa per una breve tournée italiana, appunto eseguendo quei brani sinfonici. Il pubblico «fole va n quelle incisioni fino a giurare di poterne riconoscere la copertina esposta su un banco vendite nel ridotto del teatro. Ma anche in altri casi è fin troppo facile scoprire che la mappa dei consumi discografici, per città e per regione, coincide spesso coi programmi degli enti concertistici e i cartelloni delle stagioni d'opera. Nel mese di maggio diversi negozi di Torino segnalavano fra i dischi più richiesti l'unica e vecchia edizione (1966) della Semiramide di Rossini, protagoniste femminili Joan Sutherland e Marilyn Home (Decca SET 317/9). Nessuna sorpresa: al Regio era in cartellone Semiramide nell'ormai celebre regìa di Pier Luigi Pizzi, con la direzione di Alberto Zedda e la prestigiosa coppia neobelcantistica Katia Ricciarelli-Lucia Valentini Terrani. Il mese seguente le segnalazioni erano per una altrettanto vecchia e gloriosa edizione de La f ille du régiment (Sutherland, Pavarotti, Bonynge: Decca SET 372/3). L'avete già capito, in cartellone era salita l'opera di Donizetti. Carlo M. Celia

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