Valsesia: la sfida dei taglialegna

Valsesia: la sfida dei taglialegna Concluso il singolare campionato di Valduggia, il paese delle campane Valsesia: la sfida dei taglialegna VALDUGGIA — Sezionare con l'ascia un tronco di acacio dal diametro di 25 centimetri può sembrare un gioco da ragazzi o un'impresa al limite dell'impossibile. In Valsesia c'è chi per tagliarlo verticalmente se la cava in meno di 50 secondi senza mostrare più di tanto lo sforzo sostenuto e chi invece, nonostante gli accurati allenamenti, crolla sfinito dopo aver impiegato una decina di minuti. A Valduggia — l'industrioso paesino che diede i natali a Gaudenzio Ferrari, pittore architetto, scenografo delle cappelle del Sacro Monte di Vars.no, e capitale italiana delle campane — per cinque giorni, da mercoledì a ieri, di crisi economica, di dollaro in ascesa, di aumento dei costi del lavoro non si è parlato. Per tutta la settimana gli operai e gli imprenditori del¬ le innumerevoli fonderie, rubinetterie, aziende tessili e commerciali hanno parlato soltanto del primo campionato valsesiano di tagli di tronchi con l'ascia, che, organizzato dalla locale sezione dell'Associazione nazionale alpini, si è svolto al campo sportivo comunale. Quaranta squadre del comprensorio borgosesiano, formate da un capogruppo e tre concorrenti, sono state protagoniste di una inconsueta competizione che si riallaccia a sfide di stampo medioevale, quando in particolari ricorrenze in molti centri valligiani abbattere piante e sezionare tronchi rappresentava il principale «gioco» dei festeggiamenti. A imporsi in questa riscoperta «mini-olimpiade» dei taglialegna è stata la formazione di Soliva composta da Carmelo Giordani, Pier An¬ tonio Cigolini, Antonio Giordani che nella finalissima ha 'superato i rivali del Morca (Giovanni Bertoli, Renato Rossi, Giuseppe Orella) con il tempo di 3'29"51 centesimi. Terzi a pari merito si sono classificati il Valduggia (Adriano Giordani, Giorgio Bottinelli, Giorgio Toiletti) e il Boccloleto (Giorgio De Matteis, Carlo De Matteis. Massimo Rota). Dopo questa manifestazione anche sezionare un tronco è diventata un'arte. Spiega Carmelo Giordani, autore di un 46"74 che lo ha posto tra i migliori tempi individuali. «£' un cocktail dove velocità, tecnica, colpo d'occhio, precisione hanno un ruolo fondamentale perché solo se questi ingredienti si fondano perfettamente si riesce a far mulinare l'ascia con successo. Ma occorre anche un notevole affiatamen¬ to con i compagni di squadra che con le loro scuri tengono fermo il legno e danno il tempo delle battute. Infine un pizzico di fortuna non guasta. »• Anche le tecniche sono varie e si rifanno a segreti che specie tra i bascaioli sono state tramandate di padre in figlio. C'è chi incide nel «pezzo» alla superficie un'apertura di una trentina di centimetri per poi proseguire a cuneo e chi invece la restringe a una spanna; c'è chi fa ruotare le basi del tronco più volte oppure preferisce girarlo solo al momento dell'ultimo decisivo taglio. Sono piccole sfumature che rientrano in una regola unica: «Per sezionare un tronco in meno di un minuto — dicono i boscaioli valsesiani — non bisogna superare i 50 colpi». Provare per credere. r. e.

Luoghi citati: Sacro Monte, Valduggia, Vars