Un anticipo di ferie sulle pietre aguzze del Malone

Un anticipo di ferie sulle pietre aguzze del Malone La spiaggia non c'è, il torrente è inquinato: ma tra la folla c'è allegria e nascono amicizie Un anticipo di ferie sulle pietre aguzze del Malone Un anticipo di vacamo. In riva al Malone eserciti di torinesi si contendono poche decine di metri quadrati di pietre aguzze. Si allungano sotto il sole a picco, piantano un ombrellone come se fossero in spiaggia per davvero, la bottiglia della bibita affogata nell'acqua corrente che la conserva al fresco. Di per sé non c'è nulla di speciale. Il torrente — tanto o poco — è inquinato e chi si tuffa fra le onde lo fa a suo rischio; il costume lo devono indossare al riparo di tronchi d'albero la cui funzione originale non è quella di sostituire le cabine del mare; •un acquazzone — come capita di frequente — crea lo scompiglio e l'automobile posteggiata alla meno peggio diventa un forno arroventato che trasforma il ritorno a casa, in coda, in una specie di penitenza. Eppure—di festa — c'è chi si ferma tutto il giorno. Sono nate amicizie che, a tutta prima, hanno l'aria di dover durare. n Santaspirito, marito, moglie e due figli, e i Rombala sono due famiglie campane. Entrambe di Portici. Ma per conoscersi hanno dovuto incontrarsi in riva al Malone. Si vedono da tre domeniche sempre allo stesso posto: stanno organizsando di tornare a casa per le ferie e di fare il viaggio insieme. In auto o in treno si vedrà. Qualcuno preferisce i fiumi — il Malone ma anche l'Orco, il Sangone, qualche t pessetto di riva del Po — alle ' piscine. Giacomo De Reolo, per esempio, che trova che hanno 'Orari e pressi impossibi¬ li». E sono affollate al punto che un pessetto di cemento dove appoggiare Un asciugamano è considerato una fortuna. Marina Zucconi e Angelo Bassuccato si preparano un fondo di tintarella per non sfigurare quando andranno almare. Gianna Savi, invece, ci viene perché i bambini si sentono liberi e possono giocare con i coetanei. Anche per loro anticipo di vacanza: hanno prenotato per due settimane a Maiorca. Con la lira svalutata è meglio finire in paesi dove i pressi pare siano ancora accessibili. I fiumi della periferìa di Torino per qualcuno sono, tuttavia, il soloperiodo di ferie che gli è consentito. O per necessità o per libera scelta. Carmelo Barca, 22 anni, ha deciso che a primavera del 1982 si sposerà. Le spese sono tante: meglio cominciare a risparmiare. Remo Aglicti, invece, passa tutti i giorni di libertà in riva al fiume per pescare. Stivuloni di gomma fino al ginocchio, cannottiera a righe come la moda comanda, occupa le ore a buttare la tema al largo e a tirarla a riva. «Un tempo — dice — si' riempiva la borsa di pesci. Adesso è già tanto se si portano a casa un paio di cavedani». E' la prima volta, quest'anno, che va al fiume. Si capisce dal segno sul collo rosso come quello di un gam¬ bero. Si è già unto con creme di tutte le qualità; ma, stanotte, ne conviene anche lui, gli darà dei guai. I. d. b. Cosi si presentavano ieri pomeriggio le rive dell'Orco

Persone citate: Carmelo Barca, Giacomo De Reolo, Malone

Luoghi citati: Maiorca, Portici, Torino