La Riviera tradita dal tedesco corteggia di nuovo il torinese

La Riviera tradita dal tedesco corteggia di nuovo il torinese In crisi 0 turismo tradizionale, benvenuto agli italiani La Riviera tradita dal tedesco corteggia di nuovo il torinese In giugno, 11 stranieri su 100 hanno disertato Alassio - E così capita che il commerciante di Mondovì si veda servita doppia porzione e al notaio di Torino venga offerta la torta con le candeline per il compleanno della moglie «Prima un po' ci snobbavano, ora siamo diventati importanti, può anche capitare che al ristorante ci diano una doppia porzione», dice compiaciuto un commerciante di Mondovì, assiduo di Alassio, con famiglia, da oltre vent'anni. «L'altra sera era il compleanno di mia moglie, in pensione ci hanno offerto la torta con le candeline» aggiunge un notaio torinese. C'è un'inversione di tendenza. In crisi le correnti turistiche tradizionali, quelle provenienti dalla Germania (meno undici per cento in' giugno, preoccupazioni anche per luglio), la riviera torna a far la corte agli italiani che nonostante tutto •tengono- Il turismo estivo "Sella Liguria riscopre il •fattore P.». «P» naturalmente come Piemonte, al quale affida le speranze di rimediare al guasti di una stagione difficile, che molti indicano come l'inizio di una «caduta» irreversibile. Ecco perché i portieri d'albergo stralciano gli anniversari dai documenti del clienti di Torino e dintorni e fanno il regalino. Se la scorsa estate, la lingua di Alassio era praticamente il tedesco, ora sulla spiaggia e nel «budello», la stradina degli acquisti, si parla torinese. In citta, i piemontesi sono 1 tre quarti degli italiani, cioè oltre ventimila, zi fenomeno si estende a macchia di leopardo da Sportono a Ventimiglia, ed è reso ancor più massiccio dagli abitanti delle seconde case. Era già cosi nel periodo fra le due guerre, quando note famiglie (come i conti Ferrerò) scelsero questo mare. Ne-, gli Anni Sessanta la scelta della Liguria di Ponente si estese ad altre fasce sociali e questa 'invasione* estiva non ha conosciuto soste. Oggi i piemontesi fanno da trincea agli inquietanti cali stranieri. Piemontesi al mare, gente tranquilla. Il bagno, la passeggiatala, il gelato,, la serata davanti alla tv come a casa. Non è da questa 'Colonia'' che spuntano signore in costume tanga (due treccioline a reggere un minuscolo triangolo di stoffa), o addirittura in topless, o gruppi rumorosi. Il dopo cena in albergo, che riproduce microcosmi torinesi, è fatto di conversari sereni, di continuazione di vecchie abitudini. Si fanno progetti alternativi al mare, viste le bizze del tempo. Oli itinerari favoriti sono Moglio e Solva, pochi chilometri da Alassio. Qui i trattori che si erano preparati ai clienti tedeschi (salcicce, crauti, hamburgher, birra) ora correggono i menù infoltendoli d_i agnolotti. Ci sono cinema che tempestano di telefonate i distributori per avere film di Macario e discoteche che vorrebbero avere Oipo Farassino. Due novità, positive, arrivano dal 'fattore P»; clienti hanno prenotato dalla Val d'Aosta e dalla zona di Novi Ligure. «Sono ospiti nuovi che servono a colmare le perdite straniere, siamo in una fase di ricambio», spiega un albergatore. Il quale aggiunge che si sta verificando quest'anno un fatto insolito: c'è maggiore richiesta per gli alberghi medio alti a tutto scapito di quelli di terza categoria e delle pensioni. Motivo? La spiegazione sarebbe questa: può concedersi qualcosa in più chi, per il suo lavoro (commercianti, soprattutto) riesce a neutralizzare l'inflazione. Come una falce, invece, l'inflazione piomba sulle categorie a reddito fisso, che se non rinunciano alla vacanza, ne accorciano però il periodo. Si può calcolare che su dieci piemontesi che passavano al mare tre settimane, la metà si limiti ora ad un periodo fra i sette e i dieci giorni. Altro piccolo calcolo, naturalmente in via di approssimazione: tre su cento 1 piemontesi che vanno a tentare la fortuna al Casinò di Sanremo, del tutto abolito il viaggetto in Francia. Dallo scenario delle vacanze, sono praticamente spariti i souvenirs. Per una famiglia media la spesa della pensione è già troppo alta. Anche se diventa per forza sparagnino (meno spese, più sole, quando c'è) il piemontese torna egualmente a godere di larga popolarità come elemento di spinta di un'economia turistica diventata fragile. E provoca anche uno spostamento di simpatie: og-, gi il tifo dei giovani si con-' centra più su Roberto Bettega che sul centra vanti tedesco MUller. Uno ad Alassio, l'altro a Laigueglia, quasi vicini d'ombrellone. g.c. Roberto Bettega ad Alassio sul wind-surf

Persone citate: Farassino, Macario, Moglio, Muller, Ponente, Roberto Bettega