Affitti, l'aumento slitta a ottobre i nodi sono tariffe e scala mobile di Gian Carlo Fossi
Affitti, l'aumento slitta a ottobre i nodi sono tariffe e scala mobile Governo e sindacato fanno i conti: punti in attivo con alcune ombre Affitti, l'aumento slitta a ottobre i nodi sono tariffe e scala mobile ROMA — Ci sono ombre che oscurano i positivi risultati del confronto governo-sindacati. Non aver ottenuto 'risposte esaurienti rende più sfumati i contorni della manovra che si sta tentando di comune accordo*; e questa -alcatorietà della trattativa non può non riflettersi sull'altro tavolo negoziale, quello con la Confindustria e l'Intersind». Questa, in sintesi, la valutazione espressa dal segretario confederale della Ui! Giampiero Sambucini al direttivo unitario sul risultato del lungo confronto svoltosi per tre giorni a Palazzo Chigi, sotto la presidenza di Spadolini, nella ricerca di un accordo sul tasso di inflazione contrattato, al quale riferire costo del lavoro, scala mobile, prezzi amministrati, tariffe, altri sistemi di indicizzazioni. Ci sono però non pochi elementi positivi, sui quali hanno convenuto simultaneamente il -parlamentino sindacale» e una nota diramata dalla presidenza del Consiglio in riferimento a titoli e a resoconti di intonazione negativa o pessimistica sulla -maratona» che si è conclusa mercoledì sera con la definizione di un comunicato congiunto del governo e della Federazione sindacale. Sambucini ha ricordato tra i «punti in attivo, alcune -aperture importanti» come quella sulla politica fiscale, la risposta -sostanzialmente positiva» sulle tariffe telefoniche (possibilità di congelamento per diciotto mesi), la decisione di rinviare lo scatto dell'equo canone (il cui aumento sarà oggi rinvia t o a ottobre dal Consiglio dèi ministri), la mancata disdette dell'accordo sulla contingenza. Tra i -punti politici» sono stati giudicati in modo favorevole il fatto che -si sia evitato che problemi scottanti o urgenti pregiudicassero un clima di lavoro serio e costruttivo», la -sensibilità dimostrata dal governo», la -conferma della volontà politica del sindacato e del governo a lavorare per costruire una intesa di insieme che abbia come obiettivo il rientro dall'inflazione». A questi elementi positivi, il segretario confederale della Cgil Garavini, comunista, ne ha aggiunti altri nel quadro di una valutazione cauta, sfumata, «oggettiva nella critica e negli apprezzamenti». Fra le voci attive, Garavini ha richiamato -lo spirito costrutti¬ vo» dimostrato dal Presidente del Consiglio, alcuni punti specifici-sui quali le posizioni dell'emergenza nelle zone terremotate, mantenimento di spesa per sanità e previdenza, rinuncia della riscossione dell'addizionale del 5% sull 'lrpef, conferma delle correzioni delle aliquote e degli aumenti delle detrazioni, rinvio dell'adeguamento dell'equo canone». Quali gli aspetti negativi, secondo il sindacato? Restano aperti, ha rilevato Sambucini. i nodi dei prezzi, delle tariffe e della spesa pubblica; c'è preoccupazione per -la diversità di accenti che ha accompagnato l'esposizione dei diversi ministri nella discussione su prezzi e tariffe». Di rincalzo, Garavini ha espresso una «critica fondamentale» che riguarda -il non essere riusciti a far emergere una vera e propria politica di programmazione e il fatto che l'accento è stato tutto posto sull'inflazione, senza affrontare i problemi di fondo dello sviluppo, dell'occupazione, del Mezzogiorno». E. qui. estremamente duro, il sindacalista comunista ha dichiarato: -E' sbagliata e non può essere accettata nessuna revi¬ sione di strumenti essenziali di difesa del potere di acquisto delle retribuzioni e delle pensioni, quale la scala mobile». La nota di Palazzo Chigi sottolinea che il confronto governo-sindacati «lungi dal chiudere la strada al patto anti-inflazione, ha contribuito in modo decisivo a superare molte difficoltà e delle diffidenze iniziali, realizzando un clima costruttivo e concorde sulla gravità dei problemi economici e sulla necessita di terapie adeguate e concertate di rientro dall'inflazione». Sono state individuate -larghezone di convergenza» e - talune differenze» registrate non a caso, le une e le altre, nel comunicato concordato al termine della prima fase già prestabilita in partenza come tale. Né può sembrare una «conclusione di poco conto» che «senza una predeterminazione della dinamica del costo del lavoro, ivi compresa la scala mobile, al tasso di inflazione programmato, la politica anti-inflazionistica, cardine fondamentale dell'azione governativa, non potrebbe raggiungere i suoi fondamentali obiettivi». Gian Carlo Fossi
Persone citate: Garavini, Giampiero Sambucini, Spadolini
Luoghi citati: Roma
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