La talpa alla Regione Campania favorita dal caos degli uffici e dalla mancanza di controlli di Adriaco Luise

La talpa alla Regione Campania favorita dal caos degli uffici e dalla mancanza di controlli Sorveglianti in azione solo dopo il caso Cirillo La talpa alla Regione Campania favorita dal caos degli uffici e dalla mancanza di controlli DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NAPOLI — •/ brigatisti erano a conoscenza di notizie di carattere riservato, come ad esempio la telefonata al prof. Rossi noria che non voleva accettare per la sua età la presidenza del Comitato tecnico per la ricostruzione... Conoscevano lo schema di come si stava organizzando il lavoro nella zona del cratere e in altre parti del territorio colpito dal sismo; i sottogruppi che dovevano studiare la parte dei trasporti, il settore industriale. Se c'è una talpa alla Regione Campania oppure no? Io dico semplicemente che i terroristi erano a conoscenza di molte cose. E'compito di altri organismi, non certamente mio, dover indagare. Il discorso è motto più ampio, non si riferisce esclusivamente alla Regione ma va esteso E' un passo scottante della conferenza stampa dell'assessore regionale de Ciro Cirillo destinato a scuscitare enorme scalpore. C'è una talpa alla Regione Campania? Le infiltrazioni hanno raggiunto anche il palazzo? E' un'ipotesi da non escludersi. Il problema non è nuovo. Già al tempo dell'uccisione dell'assessore de Pino Amato da parte di un commando di terroristi in piazza dei Martiri furono formulati sospetti sulla presenza di un eventuale informatore in grado di accedere a documenti e atti segreti. In uno dei comunicati l'organizzazione eversiva faceva riferimento alla variante del piano regolatore per l'ampliamento dello stabilimento Italsider di Bagnoli adottata dalla Regione di cui riportava dati ed elementi inconfutabili. All'epoca era assessore all'urbanistica proprio Ciro Cirillo. Ora l'interrogativo si ripropone in maniera più pesante dopo le affermazioni dell'assessore Cirillo. Gli inquirenti non si pronunciano, non confermano né smentiscono. «E' un'ipotesi che avanza Cirillo, al momento non abbiamo elementi di riscon¬ tro* sostiene il maggiore dei carabinieri Conforti che affianca nell'inchiesta i magistrati. «Siamo sempre al livello di semplici sospetti — commenta il dirigente della Digos Ciccimarra — non abbiamo ricevuto mai alcun denuncia al riguardo, indagheremo anche in questo senso*. E alla Regione? Funzionari e impiegati preferiscono non prendere posizione, anche se non negano l'eventualità di possibili infiltrazioni di terroristi. •Perché non dovrebbe esserci una talpa? — dice una funzionarla della Segreteria generale della Regione dott. Rosaria Giordano —. Da 4000 che eravamo inizialmente oggi siamo 6000 dipendenti e manca qualsiasi controllo. Ora si sono stretti i freni: vi sono per i corridoi vigilantes collegati tra loro per via radio, si è caduti nell'eccesso opposto. Si fermano gli impiegati sforniti di tessera ma così non si risolve un bel niente*. Uno sfogo amaro che trova riscontro in un'imperdonabile carenza organizzativa degli uffici, nel metodo clientelare di reclutamento del personale, tutti raccomandati di ferro, espressione di favoritismi clientelari. Vi sono dipendenti che neppure si conoscono, che si presentano come e quando vogliono in ufficio. Un andazzo caratterizzato dal mancato rispetto di orari, di firme, ma soprattutto nel recentissimo passato da un libero accesso a chiunque avesse in animo di consultare delibere, carpire segreti, avere tra le mani documenti importanti per l'assoluta latitanza di controlli e la deficienza di capiuffici responsabili. «Ho appreso della talpa alla Regione dai giornali — afferma il vicepresidente del Consiglio regionale avv. Mario Del Vecchio, repubblicano — mai prima del rapimento Cirillo si era posto questo problema. Nel mio lavoro, anche nella mia passata esperienza di assessore, non ho mai riscontrato interferenze e nutrito sospetti*. Adriaco Luise

Persone citate: Ciccimarra, Ciro Cirillo, Mario Del Vecchio, Pino Amato, Rosaria Giordano

Luoghi citati: Campania, Napoli