Nel Kosovo altre condanne per i moti di primavera

Nel Kosovo altre condanne per i moti di primavera Martedì nuovi disordini, due feriti Nel Kosovo altre condanne per i moti di primavera BELGRADO — I tribunali del Kosovo sono in piena attività per giudicare i responsabili delle dimostrazioni nazionaliste e irredentiste filoalbanesi dei mesi di marzo e aprile. Ieri uno dei leader della rivolta studentesca di Pristina. Daut Basani, 18 anni, è stato condannato a sei anni di carcere «per l'atto criminale della minaccia controrivoluzionaria al sistema sociale jugoslavo'. A Kosovska Mitrovica si è rapidamente concluso, con la condanna dei cinque giovani imputati a pene dai sei anni e mezzo agli otto anni e mezzo, il secondo processo ai protagonisti delle manifestazioni nella città e nel circondario. Intanto il consiglio esecutivo del Kosovo, a conclusione di un esame dedicato all'esodo della popolazione serba e montenegrina dalla regione, ha reso noto che non può impedirlo con provvedimenti amministrativi. A Pristina e Kosovska Mitrovica ancora ottocento persone attendono i documenti necessari per trasferirsi in altre località della federazione, ritenendo impossibile la coesistenza con la comunità albanese. Negli ultimi mesi da Pristina si sono allontanate 578 persone e trecento da Kosov¬ ska Mitrovica. Il sindaco di Urosevac ha comunicato che nell'ultimo decennio 2750 persone, senza contare i ragazzi, hanno lasciato la città. Il Consiglio ha constatato che in almeno dieci comuni non si è fatta una seria indagine sulle ragioni che hanno spinto molti serbi e montenegrini a emigrare e ha deciso che in ottobre l'assemblea regionale approfondisca con un dibattito il grave problema. La situazione nella regione non si è del tutto normalizzata. Gravi incidenti si sono verificati martedi a Djakovica: il bilancio è di due feriti. Secondo un comunicato ufficiale «durante la passeggiata nel corso principale della cittadina, un gruppo di facinorosi Ha tentato di violare l'ordine pubblico e la calma. Due persone sono rimaste ferite'. Non si dice se i feriti sono dimostranti o poliziotti. Si afferma solo che «il tentativo è fallito grazie alla prontezza d'animo e alla condanna unanime dei cittadini e al pronto intervento della polizia e delle organizzazioni socio-politiche». Soltanto in questi giorni, dopo quattro mesi, è stato tolto lo «stato d'emergenza» a Kosovska Mitrovica. mentre permane in altre località della regione.

Luoghi citati: Belgrado, Kosovo, Kosovska Mitrovica, Pristina