Regge ancora la tregua nel Libano ma qualcosa si prepara al confine di Mimmo Candito

Regge ancora la tregua nel Libano ma qualcosa si prepara al confine Gli osservatori Onu segnalano grandi movimenti di truppe israeliane I Regge ancora la tregua nel Libano ma qualcosa si prepara al confine DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BEIRUT — Segnali contraddittori chiudono la prima settimana di tregua tra Israele e i fedayn, ma le piccole provocazioni esplose qua e là non hanno ancora consumato la durata di questo singolare accordo 'temporaneo» che non ha ufficialmente né firme, né interlocutori diretti, né convalide formali. Il segnale piti preoccupante arriva forse dall'attentato dell'altra sera a un bus in Israele: l'Olp aveva distinto fin dall'inizio tra la tregua sul confine e il suo diritto ad attaccare il nemico -nei territori occupati: Però le dichiarazioni politiche sono una cosa, gli attentati e le sparatorie sono tutt'altro. Specie quando la situazione è estremamente delicata e Arafat ne sta cogliendo i risultati più positivi. Israele non ha ancora lanciato la sua ritorsione all'attentato, sebbene l'abbia promessa, e ieri non ha nemmeno ripreso i voli di ricognizione sul Libano, dopo la battaglia aerea di mercoledì; però continua ad ammassare truppe corazzate alla frontiera, gli osservatori dell'Onu segnalano un movimento di mezzi blindati a un livello assolutamente inusitato. Che cosa si sta preparando? Un'invasione immediata del Libano pare da escludere, perché Israele ha in questo momento contro di sé l'opinione pubblica di almeno mezzo mondo (e lo stesso Lord Carrington ha parlato l'altro ieri di un passo avanti che l'Europa dei Dieci deve fare verso l'Olp). Ma se da parte palestinese partisse una «provocazione» molto dura, come per esempio un grave attentato in Israele con un alto numero di morti, il giudizio probabilmente si rovesce¬ rebbe, e Begin vi troverebbe l'occasione per un attacco massiccio, mirante a spazzar via dall'intero Sud la presenza del campi e dei guerriglieri palestinesi. Come peraltro gli chiedono i suoi generali. L'ipotesi non è affatto teorica, purtroppo. La rendono pericolosamente possibile due cose: la dichiarazione politica di «guerra sempre» che i palestinesi intendono combattere contro il territorio di Israele, e la formazione composita dell'OIp, che ha gruppi di varia tendenza e di differente ispirazione. L'attentato all'autobus è ancora un piccolo segnale di allarme, può seguirlo qualsiasi cosa, e lo sforzo politico di Arafat finirebbe per esserne vanificato. La tregua, infatti, ha portato all'organizzazione palestinese e al suo leader un forte elemento di credibilità internazionale, facendogli guadagnare in un colpo quello che lunghi anni di battaglie politiche e di scontri armati non avevano conseguito. Certamente non siamo ancora al riconoscimento dell'OIp. ma la soglia diplomatica è stata superata nei fatti, e il gran movimento delle Cancellerie tende ora a solidificare questo primo atto per saggiarne l'utilità ai fini del processo di pacificazione del Medio Oriente. Il risvolto più interessante di quanto sta avvenendo è che il risultato diplomatico sia stato conseguito attraverso un confronto militare. L'Olp, che conserva ancora di fronte all'opinione pubblica internazionale l'immagine dell'organizzazione guerrigliera. basata su piccoli gruppi di commandos e su un ar¬ mamento leggero, si è in realtà trasformata ormai in un vero, piccolo esercito. E' l'esercito di un piccolo Paese, non c'è dubbio; e la capacità d! resistere sul campo ad Israele, e di poter continuare a bombardare 1 suoi kibbutzim di confine ha finito per dare all'immagine dell'OIp un peso e una consistenza contrattuali certamente di maggiore spessore politico. L'America e l'Europa mostrano di rendersene conto, Arafat tenta di ricavarne tutti i frutti possibili: il processo non sarà né breve né facile, e c'è sempre il rischio di qualche colpo di mano ispirato da chissà chi (i libici? i siriani? lo stesso Israele?) che mandi tutto all'aria. E' una corsa contro il tempo. Mimmo Candito

Persone citate: Arafat, Begin, Lord Carrington