Il capo della Cia non si dimetterà Pressioni del governo sul Senato?

Il capo della Cia non si dimetterà Pressioni del governo sul Senato? Il capo della Cia non si dimetterà Pressioni del governo sul Senato? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il direttore della Cia, William Casey, resta al suo posto. La commissione per i servizi segreti del Senato ha deciso di non chiedergli di dimettersi, sebbene non abbia sospeso l'inchiesta avviata nei suoi confronti. Lo ha annunciato il suo presidente, il senatore repubblicano Goldwater. «In base a quanto accertato fino a oggi» ha detto il senatore «e in base alla testimonianza da lui resa, la commissione ha deciso all'unanimità che non esiste motivo di censurare Casey». Goldwater ha aggiunto che la commissione «chiarirà alcuni punti ancora in dubbio e pubblicherà a suo tempo un rap¬ porto appropriato». Alla domanda se l'inchiesta potrebbe portare a colpi di scena, Goldwater ha risposto: «Non so che cosa dire». La marcia indietro della commissione ha colto di sorpresa Washington. Negli ultimi giorni, Casey era riuscito ad assicurarsi l'appoggio di alcuni senatori. Il presidente Réagan inoltre non gli aveva mai tolto il proprio. Ma nessuno si aspettava che la commissione si pronunciasse cosi presto. Il direttore della Cia ha fatto una deposizione di cinque ore a porte chiuse. Un'ipotesi in apparenza attendibile è che il governo abbia esercitato forti pressioni sulla commissione nel.'«inte¬ resse nazionale». La Cia è in via di ristrutturazione e Casey è l'uomo più indicato a realizzare i cambiamenti voluti da Reagan. Se anch'egli di dimettesse, dopo Hugel, l servizi segreti subirebbero un grave colpo e l'Urss se ne avvantaggerebbe. In particolare, sembra ohe abbiano allarmato il presidente le fughe di notizie dei giorni scorsi su un futuro intervento della Cia in Libia e a Cuba. Le notizie sono state smentite, ma sembra vero che si stiano preparando iniziative per screditare Gheddafi e Castro e indebolirne la posizione. Per il settantenne avvocato newyorchese resta una mina vagante: Hugel. Sulle dimis¬ sioni dell'ex vicedirettore sono scoppiate aspre polemiche. Il motivo è che tre uomini d'affari a lui collegati per transazioni in Borsa parecchi anni fa sor.o stati coinvolti in un oscuro episodio su cui sta indagando l'Fbì. I fratelli, Samuel, Thomas e Dennis McNell, denunciarono verso la fine di maggio presunte frodi di Hugel al Washington Post. Il primo giugno, Dennis incontrò una morte misteriosa Il 12 luglio, quando il Washington Post rese pubblica la denuncia, Samuel e Thomas scomparvero con quasi 4 miliardi di lire. Due giorni fa, il Chicago Tribune ha affacciato il sospetto che l'espisodio sia da collegare a Hugel. e. c,

Persone citate: Castro, Dennis Mcnell, Gheddafi, Goldwater, Reagan, William Casey

Luoghi citati: Cuba, Libia, New York, Urss, Washington