Il mare si divora l'isola d'Ortigia

Il mare si divora l'isola d'Ortigia Vi approdarono (3 mila anni fa) i greci Il mare si divora l'isola d'Ortigia SIRACUSA — «Italia Nostra» ha lanciato un nuovo appello perché l'isolotto siracusano di Ortigla venga salvato dalla lenta erosione del mare. Nel documento si ricorda, tra l'altro, che la legge speciale approvata nel 1976 dalla Regione siciliana proprio per consentire l'esecuzione delle opere di consolidamento e risanamento di Ortigia, è rimasta inattuata. Orti già è considerata il punto di approdo dei colonizzatori greci che, oltre tremila anni fa. toccarono la costa siciliana. Su di essa si svilupparono le civiltà della Magna Grecia e quindi romana; Siracusa sorse proprio attorno a questo scoglio e divenne il più importante punto di riferimento della civiltà romana. Nel tempo sull'isolotto si sono stratificate culture architettoniche diverse: araba, barocca e spagnola. L'isolotto è però minacciato già da un secolo da un fenomeno di erosione, provocato anche dagli eccessivi «carichi» degli edifici più recenti sommati all'azione delle maree. Molte costruzioni e talune strade presentano fenditure; le prime sono state abbandonate, le vie transennate. Nell'arco di 15 anni la popolazione è passata da 20 a 10 mila abitanti e l'esodo continua con un conseguente degrado dell'ambiente: ad Ortigia — inserita nel circuito turistico che comprende il teatro greco e l'orecchio di Dionisio — ormai vivono soltanto anziani ed emarginati.

Luoghi citati: Grecia, Italia, Ortigia, Siracusa