L'importanza della ricerca scientifica per il Gruppo Montedison

L'importanza della ricerca scientifica per il Gruppo Montedison L'importanza della ricerca scientifica per il Gruppo Montedison PUBBLICITÀ' «, In Italia, nella ricerca scientifica, il Gruppo Montedison occupa una posizione di netta preminenza e di grande prestigio nel settore chimico. Le origini di quest'impegno risalgono agli Anni '20 ed agli studi per produrre su scala industriale i fertilizzanti e, specificamente, quelli azotati. In quegli anni, l'ingegnere novarese Giacomo Fauser aveva messo a punto un metodo originale per la produzione sintetica di ammoniaca. La Montecatini (che più tardi sarebbe diventata Montedison) propose a Fauser di sviluppare il suo processo in alcuni laboratori che costituirono la struttura di base dall'attuale Istituto Donegar.i. La collaborazione Fauser-Montedison ebbe un'importanza storica nello sviluppo della chimica industriale nel nostro Paese. Essa fu infatti alla base di oltre 250 impianti per la produzione di ammoniaca sintetica costruiti dalla Montecatini-Montedison in Italia e all'estero. Dalla scuola di Fauser sono poi derivati numerosi altri processi industriali nella chimica di base come la sintesi dell'ammoniaca, dell'acido nitrico, dell'urea, del metanolo e dell'acetilene. Negli Anni '30, l'attività condotta nei vari centri di ricerca dell'adora Montecatini ebbe un ulteriore sviluppo con l'ingr della società nel campo delle materie plastiche. Poi, nel secondo dopoguerra, in Italia e nel mondo arrivò il momento della petrolchimica che diventò un settore trainante dell'economia. L'elevato livello scientifico della ricerca Montedison è testimoniato da un patrimonio di oltre tredicimila brevetti estesi a! maggiori Paesi industriali e da un sostanziale attivo della bilancia dei pagamenti tecnologici negli ultimi tre anni. Il polipropilene Nella petrolchimica la Montedison sviluppò un fecondo filone di ricerche che portò, agli inizi degli Anni '50, ad importanti realizzazioni, prima fra tutte a quella del professor Natta. Gli studi che il professor Giulio Natta, del Politecnico di Milano, conduceva da tempo sui polimeri, sfociarono, nel 1953, nella scoperta della catalisi anionico-coordinata delle aifa-oletine, di altri monomeri e dei polimeri stereo-ordinati con essa ottenibili. Questa scoperta forniva per la prima volta ai ricercatori la possibilità di sintetizzare strutture macromolecolari costruite «su misura», aventi un ordine strutturale predeterminato. Il prodotto di maggior interesse industriale ottenuto coi nuovi procedimenti fu il polipropilene isotattico a cui fu dato il marchio commerciale Moplen. Nel 1957, la Montecatini avviò, prima al mondo, la produzione industriale di questo materiale. Oggi gli impianti che producono polipropilene costruiti su licenza Montedison sono circa settanta. Di questi, quindici utilizzano inoltre le tecnologie produttive della Montedison stessa. Sempre nel settore delle materie plastiche, i ricercatori della Montedison riuscirono ad individuare, verso l'inizio degli Anni '70, catalizzatori di alta efficienza per la polimerizzazione dell'etilene e polietilene alta densità. La scoperta, che consentiva di semplificare notevolmente i cicli produttivi tradizionali, fu tradotta sul piano industriale nello stabilimento di Brindisi. Gomme sintetiche Nel campo delle gomme sintetiche, accanto agli elastomeri fluorurati, alle gomme nitriliche e a quelle acriliche (per queste ultime la Montedison è l'unico produttore europeo), va menzionato un settore particolarmente im¬ portante, avviato grazie alle ricerche sui procedimenti di polimerizzazione stereospecifici nelle olefine; quello degli elastomeri etilene-propilene. Questi elastomeri furono scoperti dalla Montedison e da essa prodotti, prima nel mondo, nel 1962. Attualmente sono commercializzati col marchio Dutral. Per questi nuovi materiali sono state concesse licenze di utilizzazione di brevetto ad una quindicina di società straniere. Dai coloranti ai farmaci Negli ultimi decenni la ricerca Montedison si è interessata anche di altri settori della produzione chimica riuscendo a mettere a punto, tanto per citare alcune realizzazioni, r.uovi coloranti che hanno risolto gravi problemi di igiene ambientale, pitture e vernici per molti usi (edilizia, anticorrosione in impianti industriali e in ambiente marino), preparati per la concia delle pelli destinate a diminuire l'impiego del cromo, olii e grassi fluorurati per usi speciali (Fomblin), una vasta gamma di catalizzatori industriali (per produrre ammoniaca, formaldeide, acetato e cloruro di vinile, acido solforico, eccetera), processi di produzione per monomeri, quali gli esteri acrilici e l'acrinoiitriie, prodotti per la defosfatazione delle acque di scarico urbano e industriale e per il trattamento e il disinquinamento delle acque in genere. Nel settore agricolo, grandi vantaggi hanno portato i risultati delle ricerche Montedison nel campo degli antiparassitari agricoli (Rogor, Cidiai), dei fungicidi, degli erbicidi (Depramon), dei prodotti speciali per il rilevamento delle infestazioni da parassiti (a base di ferormoni), dei regolatori della crescita vegetale, ed i vari pre¬ parati per zootecnica e veterinaria. Un settore particolarmente importante della ricerca Montedison è quello farmaceutico, dove opera da tempo la consociata Farmitalia Carlo Erba. Negli Anni '70 uno dei più lusinghieri successi di tale ricerca è stato rappresentato dall'Adriamicina, un farmaco particolarmente efficace contro alcune forme tumorali. Altri grossi successi della ricerca in campo farmacologico sono rappresentati anche dalla messa a punto di numerosi farmaci originali tra cui l'antidiabetico Minidiab, l'antinfiammatorio e antireumatico Flosit, il Sermion (attivo nella circolazione cerebrale) e altri ancora. Strutture e aree d'interesse Il Gruppo Montedison ha modificato negli ultimi anni l'assetto del proprio settore di ricerca. Tale assetto prevede che le società siano responsabilizzate per quanto riguarda tutte le ricerche di propria competenza. Ma, al fine di garantire la presenza del Gruppo in settori ad alta tecnologia e in ricerche che richiedono particolari e raffinate competenze scientifiche o che siano caratterizzate da un forte carattere interdisciplinare, la Montedison ha creato una struttura operante a livello centrale e autonoma rispetto alle società del Gruppo. Questa struttura, l'Istituto Guido Donegani di Novara, costituisce, dal 1979, una società di ricerca a gestione autonoma che, pur continuando a svolgere l'attività di propria specifica competenza per il Gruppo Montedison, si offre anche come strumento aperto alla collaborazione con piccole e medie imprese del settore chimico. Questa struttura è operante su tutto il territorio italiano.

Persone citate: Carlo Erba, Fauser, Giacomo Fauser, Giulio Natta, Natta

Luoghi citati: Brindisi, Italia, Milano, Montecatini, Novara