Capofila dello sviluppo

Capofila dello sviluppo Capofila dello sviluppo Il nostro Paese ha raddoppiato, nell'ultimo ventennio, l'incidenza delle esportazioni sul prodotto nazionale lordo (14,1-28,1 per cento) ed è in testa alla classifica nel mondo occidentale ta ci saranno condizioni di libero scambio come quelle del ventennio passato, o meglio del periodo 1969-'75». E il presidente della Finmeccanica, Franco Viezzoli, pur professando ottimismo per il futuro, riconosce che il nostro Paese, negli ultimi anni, non ha compiuto quei passi avanti in certi settori, e per la tempestiva soluzione di alcuni problemi fondamentali, come quello dell'energia, che hanno compiuto, invece, gli altri Paesi industrializzati. E Guido Carli, con la sua grande esperienza, meditando sull'attento studio dell'economia mondiale, ammonisce che in questo decennio «la concorrenza nel commercio internazionale dei manufatti s'inasprirà e che il mantenimento delle quote di mercato conquistate dal nostro Paese riuscirà più arduo». Eppure, aggiunge Carli, «la continuità dello sviluppo dipende dal ritmo di espansione del commercio mondiale, dalla nostra capacità di mantenere la nostra quota di partecipazione, ed eventualmente di aumentarla». Un obiettivo, quest'ultimo, che Carli ritiene pressoché irraggiungibile. A meno che... A questo punto s'innesta, nel discorso sullo sviluppo legato all'export, il problema dei costi: del denaro, dell'energia, del lavoro, della distribuzione, ma anche, e forse primo fra tutti, il problema della produttività, del rendimento di ognuno di questi fattori della produ¬

Persone citate: Carli, Franco Viezzoli, Guido Carli