Le speranze delle vele italiane per la prestigiosa Admiral's Cup di Paolo Bertoldi

Le speranze delle vele italiane per la prestigiosa Admiral's Cup Già in corso in Inghilterra le prove con equipaggi di 16 Nazioni Le speranze delle vele italiane per la prestigiosa Admiral's Cup n complesso di gare, che rappresenta un vero e proprio campionato del mondo di vela, culminerà 1*8 agosto con il «Fastnet», che due anni or sono si concluse in una tragedia Il drammatico Fastnet '79 ha richiamato l'attenzione degli italiani sulla vela. I 19 morti e le 24 barche affondate nell'ultima e più difficile prova deH'Admiral's Cup hanno suscitato dolore e sensazione, ma anche il terzo posto ottenuto in circostanze cosi difficili dalla nostra squadra, composta da Vanina Jena e Rrose Selavy, è stato un motivo di forte interesse. Dietro gli australiani e gli statunitensi, il nostro equipaggio ha dato una grande prova di coraggio e abilità, ottenendo uno dei migliori piazzamenti azzurri nella storia della vela. Come vuole il regolamento della coppa, messa in palio 24 anni or sono dall'ammiraglio Miles Wyatt e pertanto a lui dedicata, ora, a due anni di distanza, si ripete una serie di regate che costituiscono praticamente un vero e proprio campionato mondiale di vela a squadre. Ieri si è cominciato con una prova costiera tra l'isola di Wight e il canale del Solent. Oggi altro triangolo di 30 miglia per il trofeo Rys. Domani le 48 barche partecipanti affronteranno il largo nella «Channel Race» per disputare, dopo qualche giorno di riposo, un altro triangolo intitolato a uno champagne che sponsorizza il complesso di regate. Infine, l'8 agosto, prenderà il via l'attesissimo Fastnet, corsa di 605 miglia (1120 chilometri), che «gira» attorno allo scoglio sormontato da un faro, a Sud dell'Irlanda. Poiché il Fastnet è la prova più spettacolare, molti lo confondono addirittura con l'Admiral's Cup, che invece comprende tutte le regate con una classifica finale a squadre. La lotta per entrare in nazionale è stata molto dura tra gli italiani che si sono impegnati a fondo nelle eliminatorie di Porto Cervo. Battelli nuovi come lo Smeralda I o il Rolly Go e altri famosi quali il Viola e il Rrose Selavy (lo strano nome con due erre iniziali è lo pseudonimo del pittore francese Marcel Duchamp) non sono riusciti a entrare nel terzetto di testa. La squadra arrivata in Inghilterra è composta pertanto da Almagores, un 13 metri e 30 costruito quest'anno nei cantieri di Chiavari e progettato da Peterson. Lo schipper è Gilberto Borromeo. 49 anni, dirigente industriale di Milano; la seconda barca azzurra, il «Brava», metri 13,37, disegnata da Valliceli! e costruita 10 scorso anno negli Stati Uniti, a Minneford. appartiene all'industriale napoletano Pasquale Landolf i. 52 anni, ed ha a bordo come schipper l'americano Tom Blackaller oltre lo stesso Andrea Vallicela ; 11 terzo scafo che difenderà i colori italiani è il Mandrake, pure nuovissimo, costruito nel 1981 nei cantieri di Chiavari su progetto di Peterson. In alluminio è lungo metri 12,84. Lo schipper Giorgio Carriera, finanziere milanese, avrà a bordo anche il figlio Matteo, che è il più giovane degli italiani partecipanti all'Admiral's Cup. Su questa barca navigano parecchi marinai della Liguria. I varazzini Alessandro Costiglielo e Emanuele Ottonello. Luigi Chiozza di Cogoleto e Lorenzo Robbia di Alessio. Complessivamente le squadre partecipanti sono 16 e cioè, oltre l'Italia, Australia. Belgio, Bermuda, Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Olanda. Hong Kong, Irlanda. Nuova Zelanda. Spagna, Svezia, Svizzera, e Stati Uniti. Gli azzurri hanno suscitato una certa impressione affermandosi col Brava in una gara di ambientamento svoltasi qualche giorno fa. I grandi favoriti restano però Australia, Stati Uniti e Inghilterra che si sono finora divisi i successi finali neH'Admiral's Cup. Gli inglesi vantano 7 vittorie, gli Stati Uniti 2, alla pari con l'Australia. Una sola nazione continentale è riuscita ad infilarsi in questi trio di fuoriclasse della vela, la Germania Ovest, nel '63. Insieme con Hong Kong e Nuova Zelanda, sarà la rivale dell'Italia per i piazzamenti d'onore. Un bis del terzo posto ottenuto due anni orsono per gli azzurri sarebbe un grosso successo. Le prime regate hanno un valore relativo poiché sono le corse al largo che daranno un'impronta alla competizione. Le speranze dei nostri di una buona prova sono comunque ben fondate. Paolo Bertoldi