Rischia il carcere chi tocca l'usciere di Piero Minoli
Rischia il carcere chi tocca l'usciere Biella: i portieri degli ospedali riconosciuti pubblici ufficiali dal tribunale Rischia il carcere chi tocca l'usciere BIELLA — E' passata in giudicato una sentenza del tribunale di Biella di particolare interesse per gli uscieri degli ospedali frequentemente impegnati in accese discussioni con persone che vogliono entrare a tutti i costi, anche quando non è orario di visita. Chi manca di rispetto ai portieri degli ospedali può essere accusato di oltraggio, o di violenza a pubblico ufficiale, e rischia naturalmente una severa condanna, come è capitato ad un bielle se che ha voluto «forzare il blocco» all'ingresso dell'ospedale, in via XX Settembre. Il fatto risale al 15 giugno 1978. Un giovane sulla trentina venne fermato dall'usciere Dino Cocco e invitato a tornare durante l'orario con¬ sentito. -Devo assolutamente andare da'mia madre, che è gravemente malata — ribattè l'uomo». Ad un nuovo rifiuto, il visitatore reagì aggredendo l'usciere, che riportò lesioni guarite in dieci giorni. Un altro custode Nino Balestrini, intervenuto in aiuto del collega, venne pure malmenato. Il giovane è comparso a giudizio il 25 giugno scorso con la duplice imputazione di violenza a pubblico ufficiale e lesioni volontarie. Quest'ultima accusa è caduta per mancanza di querela. Per l'altra imputazione il tribunale gli ha inflitto 4 mesi di reclusione con i benefici di legge. Nella motivazione della sentenza il giudice estensore Maria Luisa Ferrari, rileva appunto che l'usciere «é un pubblico ufficiale, dal momento che ha una potestà di imperio, quella di consentire l'ingresso del pubblico nel nosocomio solo in alcune ore e di vietarlo in altre'. 'Inoltre — aggiunge, riferendosi al caso in questione — quando il Cocco è stato aggredito stava esplicando tale potestà. Agli atti d'ufficio del custode, l'imputato si è opposto, cercando di entrare nonostante il divieto, e a tal punto ha COlpitO il COCCO'. Il giudice nella motivazione riconosce un certo valore al motivo per il quale l'imputato voleva entrare nell'ospedale (la madre in gravi condizioni), ma solo agli effetti della concessione delle attenuanti generiche. Piero Minoli
Persone citate: Dino Cocco, Maria Luisa Ferrari, Nino Balestrini
Luoghi citati: Biella
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