Confermati i decreti Forlani sarà più cara l'università

Confermati i decreti Forlani sarà più cara l'università Confermati i decreti Forlani sarà più cara l'università Ticket sulle analisi cliniche - Le tasse accademiche commisurate al reddito DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Il Consiglio dei ministri ha riproposto la cosiddetta «fase due» elaborata dal governo Forlani approvando ieri una serie di decreti legge che venivano a decadere in questi giorni. I settori interessati sono la sanità, la previdenza, la scuola e la finanza locale. Una manovra che nelle intenzioni del precedente governo doveva migliorare la situazione della finanza pubblica per una cifra prossima ai 5000 miliardi attraverso minori spese per 3600 miliardi e maggiori entrate tributarie e contributive per 1400 miliardi di cui 600 derivanti dal recupero di imposte arretrate. Si tratta di provvedimenti che, sia pure in diversa misura, graveranno sull'assistenza e sulle tasche dei cittadini e che erano già in vigore. Ricapitoliamo i punti principali. Sanità — Il provvedimento riproposto prevede il blocco degli organici delle Unità sanitarie locali; la maggiorazione dal 1 luglio del ticket sui medicinali: sono esentati gli invalidi di guerra e per servizio, gli invalidi del lavoro e gli invalidi civili totali. L'appartenenza a queste categorie sarà comprovata con l'apposito tesserino rilasciato agli interessati dalle proprie Unità sanitarie locali. Il decreto introduce pure il ticket sulle analisi cliniche che sarà pagato nella misura del 15 per cento dagli assistiti con reddito imponibile superiore ai 12 milioni annui. Scuola — La frequenza dell'università statale, finora quasi gratuita, dal primo novembre sarà ancorata al reddito della famiglia o dello studente se in possesso di cespiti propri. Se il testo del decreto non verrà modificato, dal 1" novembre è istituita una nuova tassa cosi articolata: lire 50.000 per lo studente con reddito proprio da 10 a 18 milioni annui; lire 100.000 in caso di reddito personale o familiare da 18 a 25 milioni; 200.000 lire, reddito da 25 a 35 milioni; 350.000 lire da 35 milioni in poi. La normale tassa di frequenza passa da 18 a 60.000 lire. I nuovi iscritti non pagheranno più 5000 lire per l'immatricolazione ma 20.000 lire. I fuori corso pagheranno 40.000 lire all'anno per 'indennità di ricognizione', mentre chi si presenterà all'esame di laurea dovrà sborsare 50.000 lire. Inoltre, sempre che non vi siano modifiche, verrà bloccata l'apertura di nuove scuole secondarie, mentre la contingenza sarà corrisposta ai supplenti in misura del servizio prestato. Previdenza — Vengono aumentati, ma di fatto già lo sono con i vecchi de¬ creti, i contributi malattia a carico dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti. Nel settore della previdenza sociale sono mantenuti i maggiori contributi per la prosecuzione volontaria delle assicurazioni sociali e quelli dei coltivatori diretti. Un provvedimento che già secondo Forlani era necessario per due voci di entrata da tempo ferme in limiti assai modesti (in proposito pubblichiamo a pag. 9 un articolo sul deficit dell'Inps). Finanza locale — Il contenimento della spesa statale e regionale avverrà per tre quarti mediante decurtazione dei trasferimenti sul fondo comune delle Regioni e per un quarto mediante una riduzione degli stanziamenti per il finanziamento dell'agricoltura regionale. In sostituzione dei primi quattro articoli del precedente decreto, il Consiglio ha approvato un disegno di legge che reca variazioni al bilancio dello Stato per il 1981. Il Consiglio dei ministri ha inoltre accolto un disegno di legge che migliora il trattamento economico e normativo del personale del Lotto: tra l'altro viene sospesa l'azione di recupero (in pratica un rimborso) nei confronti dei gestori del Lotto di somme oggetto di furto e di rapina. '

Persone citate: Forlani

Luoghi citati: Roma