In Piemonte elettronica in crisi
In Piemonte elettronica in crisi In Piemonte elettronica in crisi TORINO — Le difficoltà dell'elettronica di consumo (tv color in particolare) e della relativa componentistica hanno pesanti riflessi in Piemonte, dove in questo settore gli addetti sono circa 4 mila. La situazione è stata «fotografata» all'inizio dell'estate in una relazione della segreteria della Firn regionale. Accanto alla crisi della Indesit emergono condizioni di difficoltà in almeno altre due aziende, la Elclt di Sant'Antonino di Susa e la Neohm di Leinl. La produzione di tv color alla Indesit Nord era concentrata nello stabilimento 6; costruito nel '70, questo aveva prima prodotto tv in bianco e nero poi nel '74 era stato convertito al colore; la capacità produttiva è di circa 800 televisori al giorno. Vi lavoravano 680 persone; altre 230 erano occupate nello stabilimento 8. Tutto l'attività tv della Indesit è stata sospesa un anno fa. La Elclt (che ha assorbito tra le altre società la Magnadyne) è gestita dalla Gepi; fino al '79 aveva prodotto circa 50 mila tv color l'anno e altrettanti in bianco e nero con una successiva riduzione di questi ultimi e un incremento del colore. A febbraio dell'80, secondo 1 dati della Firn, si è avuta una forte caduta delle vendite «e si è passati da un fatturato di 4 miliardi a gennaio a una media di 1,3-1,5 miliardi per 1 mesi seguenti». Attualmente, sempre secondo la Firn «è impossibile definire la quantità mensile di produzione, si lavora in una situazione di carenza di pezzi e con montaggio di pezzi di recupero». AI momento della indagine della Firn alla Elcit erano occupati 561 operai e 244 impiegati: 234 operai erano In cassa integrazione straordinaria (legge 675) mentre gli altri continuavano a lavorare ma con un forte ricorso alla cassa ordinaria. «Nel 1980 — dice 11 sindacato — vi sono stati 4-5 mesi lavorati; per 11 resto dell'anno la quasi totalità del personale è stato in cassa Integrazione». Anche la Neohm è un'azienda Gepi. Produce su licenza vari tipi di componenti per l'elettronica. I lavoratori erano, al momento della rilevazione sindacale, 539 di cui 330 in cassa integrazione speciale. In base ad un accordo tra la Neohm e la Secowest (un'azienda di Venaria, produttrice di semiconduttori) 132 persone dovrebbero passare a tale azienda. L'Indagine della Firn cita poi anche lo stabilimento della multinazionale Eaton di La Morra, nell'Arnese (220 dipendenti); nel quale si producono componenti elettronici; da novembre, afferma il sindacato, si è fatto un massiccio ricorso alla cassa integrazione perché «la caduta di commesse porta il gruppo a scaricare le difficoltà sullo stabilimento in provincia di Cuneo a favore di altri stabilimenti in Francia». V. rav.
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