Borsa, altro balzo: +6,03% di Marco Borsa

Borsa, altro balzo: +6,03% Andamento più composto dopo il +8,66 messo a segno lunedi Borsa, altro balzo: +6,03% Scambiati tìtoli per 15 miliardi, contro i 100 miliardi giornalièri del perìodo caldo Forte rialzo dei tìtoli di Calvi, si consolida la ripresa di quelli del gruppo Bonomi "MILANO— Con un nuovo balzo di circa il 6 per cento la Borsa ha messo a segno in due giorni un recupero nell'ordine del 15 per cento. Su una capitalizzazione di circa 20 mila miliardi, (il punto minimo raggiunto nella fase del grande ribasso) questo significa 3000 miliardi in pia che serviranno, almeno sulla carta, a migliorare molte posizioni traballanti che debbono chiudere i conti della liquidazione entro la fine di questo mese. Il rimbalzo delle quotazioni si è sviluppato su un volume di scambi relativamente modesto dal momento che in due giorni sono stati rigirati sui 30 miliardi di titoli, una media di 15 miliardi il giorno, molto lontana dai ritmi delle settimane calde del rialzo, quando si scambiavano oltre 100 mi-, liardi il giorno. Si è trattato di strappi bruschi nei prezzi anche ieri ma in. un mercato meno agitato dove, per esempio, non si è più assistito allo spettacolo di una catena di rinvii al rialzo destinati a disorientare gli investitori, appena reduci dal trauma di generalizzati rinvii al ribasso nelle sedute «nere» di giugno e della prima metà di luglio. Solo l'Anic e la Pinmare, due titoli delle Partecipazioni Statali che non presentano più da tempo i requisiti per una normale quotazione sul mercato, sono stati nuovamente rinviati al ribasso, e nel caso dell'Anic con prezzo non rilevato neppure a fine contrattazioni. L'opinione prevalente degli operatori è che il rialzo di questi due giorni abbia ragioni esclusivamente tecniche, nel senso che l'eccesso di vendite delle scorse settimane ha provocato una normale reazione sia nel senso di qualche ricopertura sia nel senso di qualche nuovo acquisto inco¬ raggiato dal basso livello delle quotazioni e dal desiderio di mediare i vecchi acquisti a prezzi alti con nuove compere su livelli nettamente inferiori. Il sostegno fornito dalle banche, apparso più incisivo e coordinato nelle ultime due sedute, ha rappresentato la base da cui far partire il rimbalzo dei prezzi. Altro fattore rialzista è stato il rientro di Carlo Bonomi e di Roberto Calvi, dopo il processo; questo ha provocato per il gruppo Bonomi un ritorno di fiducia collegato all'assoluzione piena, mentre nel caso di Calvi si è trattato di un po' di fiato per la ripresa libertà di manovra del presidente dell'Ambrosiano. Recuperi particolarmente ampi hanno registrato ieri le Gemina (+19 per cento) che, dopo le batoste della scorsa settimana, in due giorni sono quasi raddoppiate, le Cir (+19%) anche esse in precedenza rinviate per eccesso di ribasso, come le Italcementi Risparmio e il Credito Varesino. Grossi recuperi dei bancari Iri, alla vigilia di una serie di aumenti di capitale, fra cui Comit, Mediobanca e in misura minore Credito e Banco di Roma. Guadagni tra il 7 e il 10 per cento della scuderia Calvi-Pesenti (Italcementi, Italmobiliare e Centrale) e del 6 per cento di quella di Bonomi (BII e Invest). Progressi più contenuti dei grossi industriali come Fiat, Olivetti, Montedison, Siossigeno. L'indice Comit, passato da 180,86 a 191,75, ha recuperato il 6,03%; l'indice «Il Sole-24 Ore» da 63,93 a 66,32, ha messo a segno un rialzo del 3,74%. Altro sensibile balzo in avanti anche a Torino; gli acquisti, questa volta molto più consistenti delle giornate precedenti, hanno toccato tutti i settori del listino. Nuovi consistenti recuperi per gli Assicurativi, Bancari, Industriali e Finanziari. Marco Borsa

Persone citate: Anic, Bonomi, Carlo Bonomi, Olivetti, Pesenti, Roberto Calvi

Luoghi citati: Milano, Torino