Milano: 7 accusati per la ragazza morta al concerto di Zero

Milano: 7 accusati per la ragazza morta al concerto di Zero Per omicidio e lesioni colpose Milano: 7 accusati per la ragazza morta al concerto di Zero DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Rimarranno al loro posto gli assessori comunali alla Cultura (Guido Agnina) e ai Trasporti (Vittorio Korach) dei quali la democrazia cristiana ed altri partiti d'opposizione avevano chiesto le dimissioni dopo la tragedia del 6 luglio scorso al Castello, quando — nel quadro della serie di manifestazioni organizzate per l'estate milanese — crollò il parapetto di un ponticello in legno causando la morte di una ragazza e il ferimento di una ventina di giovani. Ieri mattina, al termine di una seduta durata dieci ore, il consiglio comunale ha confermato loro la fiducia. All'unanimità è stato votato un emendamento in cui si chiede di non concedere più il teatro del Castello per spettacoli in cui fossero stati venduti più biglietti di quanto consentito dalla capienza dell'impianto, cosi come avvenne il 6 luglio. Prima del voto finale, il sindaco Carlo Tognoli ha escluso eventuali responsabilità dell'amministrazione comunale per gli incidenti, pur riconoscendo l'esistenza di disfunzioni ed inefficienze. Queste erano state elencate, poco prima, nella relazione compilata dalla commissione consiliare d'indagine. Tremila posti -avrebbe dovuto ospitare complessivamente il Castello, per quello spettacolo con Renato Zero, e invece i biglietti furono 5.100 (dei quali 233 in omaggio). Alle 21, un vigile urbano avverti che sull'ex ponte levatoio — cioè proprio quel passaggio il cui parapetto di 11 a poco si sarebbe schiantato — c'era una tale ressa da far temere possibile un crollo. Nessuna misura fu presa, eppure se fosse davvero caduto il ponte intero, la sciagura avrebbe avuto decine di vittime. Alle 21,07 il crollo. Aghina lo apprese dalla televisione, andò al Castello subito, sali sul palcoscenico, disse che lo spettacolo doveva essere sospeso. Invece la serata continuò regolarmente. Alle 22,35 arrivò il sindaco. Alle 23,05 si riuscì a rintracciare il vice comandante dei vigili urbani. Dal rapporto della commissione risulta che non esiste l'obbligo della reperibilità a turno degli alti funzionari della vigilanza. A giorni sarà formalizzata l'inchiesta della magistratura. Sette persone finora risultano indiziate dei reati di omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo. Sono gli organizzatori Vittorio ed Ezio Salvetti, il responsabile artistico delia serata, Aldo Donati, la segretaria direttiva del Piccolo Teatro, Nina Vinchi, e due funzionari dello stesso ente, Peiiano e Brino.

Persone citate: Aghina, Aldo Donati, Brino, Carlo Tognoli, Ezio Salvetti, Renato Zero

Luoghi citati: Milano