Per Carlo e Diana sposi si ferma l'Inghilterra di Giuseppe Zaccaria

Per Carlo e Diana sposi si ferma l'Inghilterra Dimenticati per un giorno i guai del Paese Per Carlo e Diana sposi si ferma l'Inghilterra Famiglie intere sono abbarbicate da ieri alle transenne, per occupare i posti migliori al passaggio del corteo - Grande festa pirotecnica con i ritratti degli sposi nel cielo 200.000 lire un poste-finestra DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE LONDRA — Sospese per un attimo nel cielo della Londra notturna, le immagini luminose di Carlo e Diana hanno dato ieri a 300 mila persone in delirio l'arrivederci a questa mattina. E' stato l'ultimo fuoco d'artificio della memorabile notte di Hyde Park, la notte in cui l'erede al trono ha acceso contemporaneamente con un comando elettronico 101 fuochi in tutta l'Inghilterra, la notte dei canti, delle musiche, delle note fatte risuonare per tutto il parco dalla divisione della Guardia. La notte del Palazzo dei fuochi, un lunghissimo castello di cartapesta che al centro del parco ha fiammeggiato per tre quarti d'ora, lanciando verso il cielo 12 mila razzi colorati. E al culmine di tutto questo, la notte dei ritratti, composti anch'essi da stelle luminose. Nessuno, ieri sera, si è chiesto quanto fossero somiglianti: quando le luci hanno disegnato, in alto, due profili luminosi alti una ventina di metri, alla gente è bastato intuire il caschetto di «Lady Di», il larghissimo sorriso del Principe di Galles per prorompere in un applauso, intonare cori. O per piangere, come molti hanno fatto. Per l'Inghilterra è arrivato finalmente il momento di rivivere fasti tramontati. Lungo il Mail, lo Strand, per Fleet Street e Ludgate Hill, lungo ogni strada che il corteo reale percorrerà, da diverse ore non è più possibile trovare un posto in prima fila. Ragazze appena coperte da minigonne con i colori della bandiera britannica, anziane signore, famiglie intere sono abbarbicate alle transenne metalliche da ieri, spesso addirittura dall'altra notte. Dormono su sedie a sdraio, nei sacchi a pelo, sedute per terra; i posti nelle tribune erette lungo il percorso sono esauriti da mesi. Per una finestra che si af¬ faccia sulla St. Paul's Church Yard, proprio dinanzi alla cattedrale, si spendono fortune; negli alberghi si offre come un irripetibile affare l'acquisto per 90 sterline di un posto-finestra su Trafalgar Square (con diritto a una coppa di champagne, nel momento in cui il Principe di Galles avrà pronunciato lo storico «si»). Imbandierata, carica di festoni bianchi, rossi e azzurri, ornata di garofani, traboccante di foto della famiglia reale (tutte scattate da Lord Snowdon, ex marito di Margaret, e protette da un ferreo copyright) Londra vive senza riserve questo stato di eccitazione collettiva, divora le notizie dell'ultima ora, i supplementi dei giornali con tutto quello che è possibile sapere sulla famiglia reale. Il resto non conta, né d'altro canto la stampa inglese fa nulla per ricordare al Paese i suoi problemi. Garret Fitzgerald, primo ministro dell'Eire, non sarà presente alla cerimonia: protesta contro l'atteggiamento del governo inglese sui nordirlandesi che continuano a digiunare. Due tra quelli che sono in più imminente perìcolo di vita sono stati eletti poche settimane fa nel Parlamento dell'Eire. I londinesi sembrano rispondere: ci penseremo dopo. E continuano a gettarsi, in uno stupefacente crescendo, su tutto quel che riguarda il Giuseppe Zaccaria (Continua a pagina 2 In sesta colonna) Londra. D prìncipe Carlo e Lady Diana durante l'intervista televisiva (Telefoto Ap)

Persone citate: Church Yard, Diana, Garret Fitzgerald, Lord Snowdon, Strand