Musiche classiche d' oltre Danubio

Musiche classiche d' oltre DanubioPer dieci giorni a Montepulciano Musiche classiche d' oltre Danubio Antichi palazzi e chiese ospiteranno la manifestazione internazionale quest'anno dedicata ai grandi compositori dell'Est europeo MONTEPULCIANO — Dal 31 luglio al 9 agosto, il «VI cantiere internazionale d'arte» si svolgerà in una cornice degna del programma: Palazzo Ricci (progettato da Baldassarre Peruzzi, architetto senese discepolo di Bramante), tempio di San Biagio (ideato, nel 1500, dal fiorentino Antonio da Sangallo «il vecchio»), duomo (del 1400), piazza Grande, compresa fra i palazzi Tarufi e Contucci, rispettivamente di Antonio da Sangallo «il vecchio» e Baldassarre Peruzzi, e l'edificio che ospita il comune (sorto a fine '300 e attribuito allo scultore-pittore-architetto Michelozzi, di Firenze), teatro Poliziano (costruito nel '700 perfettamente restaurato). Qui, alle 21 di venerdì, inaugurazione con la «Figlia del mago», di Lorenzo Ferrerò, giovane compositore torinese. E' un'opera per bambini, in cui si susseguono «colpi di scena» del tipo che, soprattutto nella prima metà dell'800, fu caratteristico della lirica. Il «tenore» (non a caso i personaggi hanno il nome del proprio ruolo), impersonato da Giovanni Mastini, ama, riamato, la «soprano» (Lauretta Perasso), senza il consenso del padre (il «baritono»: Denis Krief) e contro la volontà dell'anziano genitore di lei (il «basso&: Roberto Scandiuzzi). Per marce, cabalette e duetti, anche la struttura musicale è esemplare della forma lirica. Oltre Ferrerò, nell'ambito dell'ormai tradizionale panoramica sulla nuova musica, ascolteremo, in prima italiana, «La sequenza 9B» di Luciano Berio, e la seconda parte del «Royal winter music» di Hans Werner Henze, composizioni inedite di Nicolò Castiglioni e Aldo Clementi. «Rabi» di Aldo Brizzi, Mario Tutino, Paolo Ugoletti, opere dell'avanguardia dell'est europeo. All'Europa orientale è dedicata l'intera rassegna: il titolo, «Al di là del Danubio», vede sfilare i più significativi musicisti di quelle zone tra l'Otto e il Novecento. Speciale attenzione è riservata al compositore ceco Leos Janacek, cultore di particolarità modali e ritmiche dei canti popolari; suoi brani appaiono nei concerti in programma a Palazzo Ricci e al teatro Poliziano, di cimeli e spartiti è composta una mostra monografica allestita al museo civico (palazzo Neri-Orselli, del 1400), a cura di Franco Pulcini (Insegnante di storia della musica al conservatorio di Milano, specializzatosi a Praga negli studi su Janacek); alla sua musica sarà dedicata una. conferenza-dibattito, ancora curata da Pulcini; infine, grande richiamo del concerto di chiusura, il 9 agosto, sarà la «Messa glagolitica» eseguita dal coro Kuhn di Praga, accanto allo «Stabat Mater» di Karol Szymanowski. Altro nome celebrato in quest'edizione, Bela Bartok, nel centenario della nascita: nella chiesa di San Biagio, sue musiche saranno eseguite il 3 agosto dal violinista ungherese Sandor Vegh (che fu amico personale del compositore) e, il 9, da Jerry Abel, che suonerà su un «Guarnieri del Gesù». Altri autori: Kodaly, Strawinski, Scriabin, Rachmaninov, Smetana, Vorisek, Dvorak, Martinu, Borodin, Sciostakovic, Mussorgski. Tre le orchestre: quella «interna» del «cantiere» (formata da un centinaio di giovani scelti da conservatori italiani, svizzeri, inglesi, tedeschi e costaricani), la «International music program orchestra» della North Caroline School of the Arts, e «Gli archi italiani», di Alessandria, un gruppo di adolescenti diretti da Marcello Bianchi. Si esibiranno inoltre il «Koenig Ensemble» di Londra, i quartetti «Musica viva et antiqua» (di Lugano) e i «Medici» (di Londra), il gruppo «Nuova musica» Hans Eisler di Lipsia, la cantante Rosvita Traxler, il pianista Radislav Kvapil. Ornella Rota

Luoghi citati: Alessandria, Firenze, Londra, Lugano, Milano, Montepulciano, Praga, San Biagio