«Siamo in regola ci controllino» di Gianni Bisio

«Siamo in regola ci controllino» «Siamo in regola ci controllino» Il sindaco commenta il provvedimento Andreatta - «I mali si curano alla radice» Se il ministro del Tesoro Andreatta vuol controllare i conti in banca a Torino, insieme con quelli di Milano e Roma, a Palazzo Civico nessuno si preoccupa: "Dovremmo essere a posto, cioè al di sotto dei 150 miliardi di depositò — dice il sindaco Novelli —. Il mese scorso avevamo circa 140 miliardi, ora dovrebbero essere saliti, ma non dovremmo superare di molto U tetto voluto dal decreto. Nessun timore di scandalo, nessuna polemica quindi'. L'intento di Andreatta è di impedire che i fondi assegnati ai Comuni dallo Stato vengano depositati nelle banche — che pagano interessi —invece che rimanere presso la tesoreria centrale (che non li paga). Novelli osserva però che il discorso è duplice : 'Perla spesa corrente esistono le trimes franta, non abbiamo certo tutto quanto ci serve all'inizio dell'anno. E' impensabile modificare questo sistema: si aumenterebbero i costi di gestione. Infatti se potrebbe esserci un beneficio immediato, fra sei mesi i fornitori, pagati in ritardo, aumenterebbero le loro richieste. Sarebbe una manovra esclusivamente monetaria, ma cieca. Sono certo, per la stima che ho di Andreatta, che ci saranno altri interventi. Non si può curare un malato solo con una bombola di ossigeno, ci vogliono medicine che vadano alla radice del male. Altrimenti, finito l'ossigeno, che si fare bbe ?.. Per gli interventi il discorso è diverso: -Il denaro ci viene dalla Cassa depositi e prestiti o dal credito ordinario. Ebbene, per fare una scuola occorrono 64 pratiche. Quando siamo alla 64° l'appalto si può fare se c'è la garanzia del mutuo. Ma il Comune, che ha il denaro, paga ai vari stati di avanzamento lavori Dove può mettere il denaro che resta, se non in banca, vincolandolo?Se i soldi venissero utilizzati per altre opere sarebbe (e ci sono stati dei casi) peculato per distrazione. Quindi non resta che metterli in banca: Novelli descrive però una situazione paradossale che si è verificata in certi enti : denaro avuto dallo Stato al 9 per cento è stato •reimprestato» da enti pubblici allo stesso Stato al tasso del 17-18 per cento con l'acquisto di Bot, lucrando la differenza. •Siccome considero il Comune una parte e non una controparte dello Stato un'operazione del genere è assurda: E poi perché controllare i conti solo di tre Comuni? A quanto ammontano, ad esempio, i residui passivi delle Regioni? Solo il Piemonte dovrebbe superare i 300 miliardi. E la Sicilia? E la Campania? 'Andreatta non può ignorare che ci sono metà dei Comuni ancora senza bilancio '81 approvato, mentre si dovrebbe già pensare all'82. E poi in un periodo di crisi non si possono bloccare gli investimenti: in 3 mesi (luglio, agosto e settembre) noi toccheremo il tetto storico dei 200 miliardi. E'lavoro, vita: Gianni Bisio

Persone citate: Andreatta, Novelli

Luoghi citati: Campania, Milano, Piemonte, Roma, Sicilia