Condannato il trafficante di penne-pistola da 007

Condannato il trafficante di penne-pistola da 007 Tortona: il tribunale gli ha inflitto 5 anni Condannato il trafficante di penne-pistola da 007 TORTONA — Roberto Vismara. 44 anni, rappresentante di commercio e general director della «Gozlen Limited» con sede in Bareen Street a Londra e uffici a Milano, arrestato il 15 giugno scorso perché in possesso di circa 800 penne-pistola, è stato processato per direttissima in tribunale a Tortona e condannato a cinque anni di reclusione. . Vismara si è detto vittima di un «agente provocatore», assicurando che era convinto di trattare «scacciacani». I giudici non hanno credute alla sua versione dei fatti, condannandolo per una serie di imputazioni previste dalla legge speciale sulle armi. _I1 dibattito, però, come già l'interrogatorio di Vismara dopo l'arresto e durante l'inchiesta, non ha portato alcun elemento nuovo sulla destinazione delle micidiali penne-pistola — hanno la stessa forma di normali penne, ma sono in grado di sparare, con una gittata di alcuni metri, pallottole cai. 22 — e sulla loro prove¬ nienza. Vismara, interrogato dal presidente dottor Luciano Canoria, ripetendo di essere stato ingannato, non ha fornito alcun particolare che possa far luce sul traffico di quel particolare tipo di arma. La mattina del 15 giugno scorso Roberto Vismara arrivò in auto al ristorante «Bel Sit» di Tortona, appena fuori dal casello dell'autostrada Milano-Genova. 'Dovevo incontrare — ha detto — un libanese abitante a Montecarlo, interessato all'acquisto delle penne-pistola che, ripeto, ritenevo fossero scacciacani. Ero autorizzato a trattare il prezzo, dalle 60 alle 120 mila lire l'una». L'acquirente, arrivato in «Mercedes» come negli accordi, si rivelò invece il maggiore Michele Bertella, della Guardia di Finanza che, dopo poche parole, arrestò il rappresentante. Nel baule dell'auto Vismara aveva 776 penne-pistola, che una perizia ha definito vere e proprie armi. Vismara abita in una villa di Sarnico, sul Lago d'Iseo, e vive quasi sempre a Salisburgo (Austria). In occasione di un suo viaggio in Italia, per affari, aveva incontrato — cosi afferma — un vecchio conoscente, Leopoldo Astarita di Como — non risulta che sia stato rintracciato durante le indagini ed il difensore, avvocato Bamonte, l'ha definito un «agente provocatore» — il quale gli chiese, come già in passato, un prestito. ..Rifiutai — spiega Vismara — ma Astarita mi pregò di aiutarlo in un affare. Doveva consegnare le penne-pistola, perché non poteva farlo personalmente. Mi incaricò anche del trasporto. Prima avremmo dovuto trovarci a Milano, poi mi fu dato un appuntamento in un grill dell'autostrada, dove arrivarono due donne su un'auto rossa, che mi consegnarono i pacchi con le penne, dicendomi che l'appuntamento con il libanese era al Bel Sit di Tortona». Qui, però, Vismara trovò l'ufficiale della Guardia di Finanza. , „ i. m.

Persone citate: Astarita, Leopoldo Astarita, Luciano Canoria, Michele Bertella, Roberto Vismara