Mistero nell'Urss sull'aereo argentino precipitato sabato

Mistero nell'Urss sull'aereo argentino precipitato sabato Mistero nell'Urss sull'aereo argentino precipitato sabato MOSCA — Le autorità sovietiche hanno rifiutato ai giornalisti stranieri e alla stessa ambasciata argentina ogni informazione sul misterioso incidente accaduto sabato scorso alla frontiera iraniana in cui sembra che un aereo da carico del Paese sudamericano si sia scontrato in volo con un apparecchio sovietico. Dell'incidente aveva riferito mercoledì sera per la prima volta l'agenzia sovietica Tass senza fornire alcun particolare sul tipo degli aerei scontratisi e le modalità dell'incidente; a cinque giorni di distanza dal fatto, i sovietici hanno sostenuto ancora ieri di non aver identificato l'aereo straniero «precipitato in fiamme». A Buenos Aires, un portavoce del ministero degli Esteri e un rappresentante del «Transporte Aereo Rioplatense» hanno detto che il velivolo potrebbe essere un quadrimotore argentino con tre uomini di equipaggio a bordo scomparso proprio sabato mentre trasportava un carico di viveri e medicinali da Cipro verso l'Iran. Anche le autorità turche hanno confermato di aver individuato il velivolo mentre sconfinava in territorio sovietico. L'annuncio della Tass — nove righe in tutto — ha parlato di un «velivolo non identificato» entrato dall'Iran nello spazio aereo sovietico in direzione della città armena di Yerevan. Sempre secondo l'agenzia ufficiale di Mosca, il velivolo non avrebbe risposto ai messaggi radio da terra e avrebbe compiuto una serie di «pericolose manovre», precipitando in fiamme dopo essersi scontrato con un imprecisato aereo sovietico. Alle richieste di ulteriori chiarimenti avanzate dai giornalisti, il ministero degli Esteri sovietico ha risposto ieri dicendo di «leggere i giornali» (che si sono limitati a riportare il sibillino comunicato della Tass) e anche fonti non ufficiali hanno detto di non poter fornire informazioni sull'incidente. Le stesse risposte sono state date all'ambasciata argentina. _ Dalle scarse notizie disponibili —e ammesso che il velivolo .precipitato fosse effettivamente quello argentino disperso — non è stato possibile capire se lo scontro con l'aereo sovietico sia stato casuale o se abbia invece avuto luogo con un caccia militare levatosi in volo per intercettare l'aereo sconfinato. Già una volta, nell'aprile del 1978, l'aviazione militare sovietica intercettò un «jet» di linea sud-coreano uscito di rotta mentre era in volo da Parigi all'Alaska via Polo Nord e lo costrinse ad atterrare su un lago ghiacciato della Carelia. Nell'incidente morirono due delle persone che si trovavano a bordo dell'aereo, ma i cento e più passeggeri furono subito rilasciati dai sovietici.

Luoghi citati: Alaska, Buenos Aires, Cipro, Iran, Mosca, Parigi, Urss