«A Mauro non mancava nulla Perché compiere un furto?» di Marina Cassi

«A Mauro non mancava nulla Perché compiere un furto?» La famiglia del giovane ucciso non riesce a capire «A Mauro non mancava nulla Perché compiere un furto?» «Mauro non era un ladro; non aveva bisogno di nulla; perché avrebbe dovuto rubare?». La famiglia di Mauro Olmeo, difende disperatamente la sua memoria. Dalle parole viene fuori la fotografia comune di un ragazzo comune. In tutta la sua vita una sola «alzata di testa», come la definiscono i familiari: quattro anni fa era fuggito di casa per due settimane. «Un episodio patetico—spiegano le sorelle — il suo più caro amico era stato bocciato; non avendo il coraggio di tornare a casa aveva deciso di scappare e aveva convinto Mauro ad andare con lui. Quindici giorni in Riviera a lavare piatti in un albergo». /inora la mamma aveva scritto una lettera a Specchio dei tempi: «Mauro, lo sai che ti vogliamo bene e siamo in ansia; torna presto, non dare retta agli amici; ti aspettiamo». Una parentesi in una vita che tutti definiscono tranquilla. Gli Olmeo arrivano nella nostra città da Sassari tredici anni fa: il capofamiglia, Benito, morto nel 75, aveva trovato qui un buon lavoro da verniciatore. Una famiglia con sei figli: Lorella, 23 anni, sposata e in attesa di un bimbo; Roberto, 22 anni, impiegato al Totip: Mauro, Davide J7 anni, cameriere in un ristorante del centro: Monica di 15 che sta in casa a aiutare nelle faccende domestiche e iiiiiii;iiiiii!iniiiiniiiiiMiiiiiiiiiiiiiiii::ijiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiii ìiiii infine Tiziana, 12 anni, che ha appena terminato la seconda media. , / cinque figli più giovani vivono con la mamma Edoarda, in corso Massimo D'Azeglio 82; vengono descritti come una famiglia «unita serena, operosa». Mauro, dopo la licenza media, aveva lavorato anche lui come il fratello Davide in alcuni ristoranti; da tre mesi era in attesa di un altro lavoro. «Talvolta diceva di voler fare la guardia giurata» raccontano le sorelle. Ieri avrebbe dovuto accompagnare Monica e un'amica, Ivana Loi, di 17 anni, a Sassari per le vacanze; una gita breve di appena due giorni; martedì sera aveva raccomandato: «Andate a letto presto; il viaggio di domani sarà pesante». Lui era uscito verso le 20,30 da solo sulla sua Mini bianca: «faccio un salto in pizzeria e torno in fretta». 'Invece, poco dopo l'una, la tragedia che lascia sconvolti i parenti. «Mauro era allegro, vivace, giocava al pallone, amava il mare; non aveva problemi — assicura Monica —. Andavamo spesso tutti insieme in collina a passeggiare o a ballare. Ci trovavamo nella piazzetta di via Madama Cristina con tanti altri ragazzi come noi: tutti tranquilli, non ladri». Si chiede con foga: «Perché dire che è un ladro?!: Marina Cassi L'amica Ivana Loi e la sorella dell'ucciso Monica: «Non era un ladro

Persone citate: Davide J7, Ivana Loi, Mauro Olmeo, Olmeo

Luoghi citati: Sassari