Si sveglia, vede quattro ladri in casa e fa fuoco Un giovane di 19 anni è trafitto al cuore: morto di Renato Rizzo

Si sveglia, vede quattro ladri in casa e fa fuoco Un giovane di 19 anni è trafitto al cuore: morto Si è concluso in tragedia il tentato furto dell'altra notte in una villa di strada del Salino 54 Si sveglia, vede quattro ladri in casa e fa fuoco Un giovane di 19 anni è trafitto al cuore: morto Lo sparatore, dirigente della Fiat Avio di 54 anni, era solo nell'alloggio - Vede accendersi un fiammifero, scorge delle ombre - La vittima riesce ancora a fuggire, ma si accascia in strada - Arrestato dai carabinieri un complice Un ladro dì 19 anni è stato ucciso l'altra notte dal proprietario d'una villa della collina dove, con altri tre complici, stava tentando un furto: un solo colpo di pistola che gli ha squarciato un polmone consentendogli anche l'illusione d'una breve fuga. La morte, però, l'ha fulminato dopo una trentina di metri lasciandolo sull'asfalto a coprire il suo sangue. Il giovane, probabilmente alla sua prima impresa, si chiamava Mauro Olmeo: originario di Sassari, viveva con la madre e quattro fratelli in corso Massimo d'Azeglio 82. Mezz'ora dopo la sparatoria i carabinieri hanno arrestato uno dei suoi compagni: Massimo Aroni, 20 anni, militare di leva a Portogruaro. attualmente in licenza presso la famiglia che vive in via Ormea 103. Fermato insieme al fratello dell'ucciso, ha detto: •Ero venuto ad avvisarlo della disgrazia di Mauro». L'episodio è avvenuto in strada del Salino 54 dove abita il dirigente della Fiat Avio Carlo Luigi Come, 54 anni: nella palazzina — un piano in cui vive l'uomo con la moglie ed i due figli di 17 ed 11 anni, l'altro per la suocera e sua sorella — c'era soltanto il proprietario i cui familiari sono in vacanza a Sanremo. Queste le sequenze del drammatico fatto cosi come le hanno ricostruite gli investigatori. E' l'una. Mauro Olmeo con Aroni e due giovani che i carabinieri forse hanno già identificato, giungono su una Mini Minor bianca in strada del Salino. Si avvicinano alla recinzione metallica della villa, d'un balzo la saltano atterrando sul tetto d'un garage. Di qui, aiutandosi !'un l'altro, riescono ad arrampicarsi sino al balcone del primo piano evitando di «attaccare» altre finestre protette da sbarre e collegate ad un segnale d'allarme. La persiana è abbassata, ma bastano pochi minuti per sollevarla; pochi secondi ed anche il vetro della finestra è tagliato. I quattro pensano, probabilmente, che la casa sia disabitata, ma «lavorano» con circospezione per non attirare l'attenzione dei vicini. Ad uno ad uno si infilano nell'appartamento buio. 'Ero a letto nella stanza attigua — dirà più tardi il Come — ed ho sentito un tramestio. Ho preso la rivoltella dal comodino pronto a fronteggiare gli intrusi». Nella sua mente, in quel momento, si affaccia anche il timore d'un sequestro o d'una aggressione di terroristi. Arma in pugno, apre lentamente la porta: l'oscurità è rotta per qualche secondo dalla fiammella d'un cerino acceso dai ladri per orizzontarsi. 'Alla luce fioca — è ancora il raccontò di Carlo Luigi Come ai carabinieri — ho visto quattro ombre.. La rivoltella fa fuoco. Uno dei ladri si piega e subito torna il buio. Le ombre si affollano davanti alla finestra del balcone: ad una ad una saltano sul tetto del garage e, di qui. tornano in strada scavalcando la rete metallica. Olmeo. ferito, è il più lento: «L'ho visto camminare barcollando — preciserà il dirigente industriale — ad un certo punto m.'è parso anche che si sedesse a terra». Carlo Luigi Come spara ancora un paio di colpi nella notte, quindi telefona a polizia e carabinieri: 'Hanno tentato di derubarmi, credo d'averne ferito uno che adesso, però, è scomparso». Olmeo però non va lontano: tenta di seguire i complici, ma stramazza fulminato proprio davanti al cancelletto d'ingresso Lo trovano per primi i carabinieri: jeans, una camicia turchese sbracciata zuppa di sangue, il volto reclinato sulla guancia destra a mostrare il piccolo orecchino d'oro pinzato all'orecchio. In tasca ha due mazzi di chiavi, la patente, 5 mila lire ed un accendino. AH'1,30 in piazza Zara una pattuglia ferma il fratello Roberto, 22 anni, e l'Aroni. Portati alla caserma di via Valfrè, il primo viene rilasciato; il secondo è arrestato dopo l'interrogatorio del magistrato dott. Gay che dirige l'inchiesta. Ieri pomeriggio l'esame necroscopico sul corpo di Mauro Olmeo compiuto dai periti Baima Bollone, Torre e Zanfrognini, ha accertato che ad uccidere il giovane è stato un Mii)iiiiiiiiiMiiiiii:itiiiiiUM iitiiiiiiiiMiiii solo proiettile calibro 7,65: il colpo è entrato nel petto ed è uscito pochi centimetri sopra il fianco sinistro. In strada del Salino, ora, serpeggia la paura: poche settimane fa, non lontano dalla villa di Carlo Luigi Corne. due giovani sono entrati in pieno giorno in una casa e, sotto la minaccia d'un coltello, si sono fatti consegnare alcune centinaia di migliaia di lire. 'Senza contare — aggiungono gli abitanti della zona — t furti e gli scippi. D'estate specialmente è assai facile sentire sirene di segnali d'allarme e, subito dopo, corse rabbiose di auto». L'altra sera, però, nessuno ha sentito nulla: lo sparo è stato attutito dai muri e Mauro Olmeo. prima di morire, non ha avuto neppure un lamento. Servizio di: Alvaro Gili, Claudio Cerasuolo, Renato Rizzo

Luoghi citati: Portogruaro, Sanremo, Sassari