Salvati a Udine i due speleologi
Salvati a Udine i due speleologi Nella grotta sommersa dalla pioggia Salvati a Udine i due speleologi Diesi - Hanno 21 e 20 anni - Prigionieri da sabato scorso, li hanno liberati i sommozzatori UDINE — Sono durate complessivamente tredici ore, per concludersi ieri mattina alle 4 col salvataggio dei due speleologi che si trovavano in difficoltà nella grotta «Fontanon», in Friuli, le operazioni di soccorso predisposte dalla prefettura di Udine, in collaborazione con i vigili del fuoco e i carabinieri di Udine e Trieste: sono stati i sommozzatori a fornire a Umberto Micolich Barberini, 21 anni, e a Alessio Miniussi, ventenne1, entrambi appartenenti alla sezione triestina del Club Alpino Italiano, l'ultimo aiuto per risalire in superficie. I due giovani avevano cominciato l'esplorazione di un ramo alto della grotta «Fontanon», situata ad alcuni chilometri dall'abitato di Avasinis, vicino a Udine, verso le 14 di sabato. Sulla strada del ritorno erano incappati In un sifone, che la pioggia aveva riempito d'acqua, ostruendo cosi il passaggio. L'allarme per la loro assenza era stato dato verso le 11,30 di domenica mattina, da un gruppo di altri speleologi con i quali Micolich e Miniussi avevano appuntamento e che avevano visto all'uscita della grotta la loro automobile. Una volta localizzati Micolich e Miniussi al di là del sifone allagato, che si trovava a circa 150 metri dall'ingresso della grotta, 1 sommozzatori del Soccorso Alpino li hanno riforniti di viveri e indumenti asciutti. Questo avveniva intorno alle 22 di domenica. Si provvedeva quindi a prosciugare con le pompe il sifone, che presentava una lunghezza di circa 10 metri e una larghezza di due, tranne una strozzatura che consentiva a malapena il passaggio di un uomo di media statura senza imbraga tu ra, cioè senza bombole. Nel frattempo, la pioggia aveva cessato di cadere e con il miglioramento delle condizioni atmosferiche anche il livello dell'acqua nel sifone aveva cominciato ad abbassarsi. Coadiuvati dal sommozzatori, i due speleologi riuscivano verso le 3 del mattino di ieri a superare il sifone, praticamente con le sole mute, nuotando e camminando fino all'uscita della grotta. In buone condizioni, anche se stanchi e infreddoliti (la temperatura all'interno non era superiore agli otto-nove gradi), sono stati accompagnati per motivi precauzionali all'ospedale di Udine, da dove nella tarda mattinata sono stati dimessi. Umberto Micolich si occupa di speleologia da quando aveva 14 anni ed era anche l'unico dei due ad aver frequentato un corso per subacqueo. Per Miniussi, invece, un blocco era costituito anche dalla paura dell'acqua. •Non siamo stati troppo avventati — hanno detto i due alla conclusione della vicenda — nel passare il sifone, ma, viste le condizioni atmosferiche che stavano cambiando all'esterno, avremmo forse fatto meglio a tornare subito indietro. E' stata la foga esplorativa a farci dimenticare che potevamo correre un rischio'. r.s.
Persone citate: Alessio Miniussi, Miniussi, Umberto Micolich, Umberto Micolich Barberini
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