La moglie (poi suicida nel bagno) ba ucciso col fucile Fernand Spaak

La moglie (poi suicida nel bagno) ba ucciso col fucile Fernand Spaak Il capo di gabinetto del presidente Cee oggi doveva essere a Ottawa La moglie (poi suicida nel bagno) ba ucciso col fucile Fernand Spaak L'alto funzionario della Comunità, 58 anni, era figlio del celebre statista belga - All'origine della tragedia le continue infedeltà dell'uomo? - Profonda impressione a Bruxelles DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — All'improvviso, un colpo di fucile da caccia sparato contro uno dei personaggi più in vista della città ha rivelato una Bruxelles segreta che, per l'intreccio di amori, di danaro, di famiglie altolocate e di potere, assomiglia alla cinica -Dallasdell'omonima serie televisiva. Oggi, Fernand Spaak, 58 anni, capo di gabinetto del presidente della Commissione europea Oaston Thorn, avrebbe dovuto essere a Montebello, in Canada, per partecipare alla riunione dei capi di governo dei sette principali Paesi più industrializzati dell'Occidente. Invece, giace nella morgue, con un cartellino con 11 suo nome legato al piede, ucciso dalla moglie, poi suicida. Il quotidiano Libre Belgique liquida la notizia in quindici righe in pagina interna. Il «cadavere eccellente» del n. 12 di rue Emile Claus (un edificio borghese ma anonimo, da gente senza interesse per la famiglia) è troppo ingombrante per l'establishment belga e anche per la società che si muove attorno alla Comunità europea. Il dramma, quindi, è stato ricostruito sommariamente: ore 9 di mattina, sabato, la signora Spaak, Anna Farina, figlia di un armatore italiano, uccide con uno di quei famosi fucili da caccia della «Fabrique Nationale» il marito, perché ferita dalle sue continue infedeltà e forse dalla richiesta di divorzio. La donna, quindi, si sdraia nuda nella vasca da bagno e si fulmina gettando nell'acqua un ferro da stiro. Lascia tre figli dal primo marito e altri tre avuti da Fernand Spaak. La Farina aveva spesso minacciato di morte il marito, l'ultima volta nel corso di uno sfogo di disperazione con il figlio Gerard Selys Longchamps, avuto dal primo consorte, la mattina di sabato. La donna aveva anche chiesto al figlio di non avvertire la polizia, altrimenti avrebbe spara- to sugli agenti. La Farina aveva poi dato appuntamento a Gerard nell'appartamento in rue Claus, dicendogli che avrebbe trovato la chiave sotto lo zerbino. Il giovane, che fa il giornalista a Bruxelles, ha scoperto i due cadaveri proprio quando vi è entrato. Bruxelles, si dice, è più piccola del cimitero di Chicago, ma più tranquilla. Per evadere dalla monotonia di una società senza spasmi sociali, ma anche senza slanci, Fernand Spaak, come altri, coglieva occasioni sentimentali via via che gli si presentavano. Due anni fa, a Washington, dove rappresentava la Cee, si innamorò della moglie di un diplomatico olandese. La rottura definitiva con la moglie Anna, sposata a Londra 28 anni fa, risale a quell'epoca. Vivevano separati, ma ogni tanto si vedevano. Ed erano scenate. Ultimamente, Fernand Spaak presentava una signora belga come sua moglie. E si mormora di un'altra donna italiana che lavora a Palazzo Berlaymont. Ci sono state altre donne nella sua vita: come la negra dalla quale avrebbe avuto un figlio, poi sistemato con un lavoro alla Cee. Fernand Spaak era uno dei personaggi chiave della Comunità: ricco, distinto, laureato in legge a Bruxelles e in economia a Cambridge, dotato di virtù diplomatiche, uomo di potere e di amicizie influenti, anche per le relazioni di famiglia (suo padre, Paul Henri fu primo ministro, e sua sorella è la leader del, partito francofono di Bruxel-? les). La signora Anna Farina è descritta come una donna introversa, ma appassionata. Non tollerava né la perdita del marito né il pettegolezzo che nasceva dalle avventure amorose del consorte. Fernand Spaak non aveva più tempo per lei: troppo occupato con le «donne di passo» e con i meetings politici. Nella monocultura comunitaria di Bruxelles, si dice ancora, c'è sempre il rischio di diventare alcolizzati, maniaci sessuali o folli. La high society belga e la power society comunitaria sono state scosse e si chiedono il perché. Un dramma della gelosia, oggi, non ha più senso; ma é accaduto. Un omicidio e un suicidio per un matrimonio fallito non é comprensibile per chi esercita potere e gestisce migliaia di miliardi, che é oggi al fianco di Reagan e domani con Mitterrand. E allora? Allora, era una donna che credeva ancora ossessivamente nei suoi valori intimi, che non aveva capito la rivoluzione sessuale, che è rimasta sconvolta dalla sua incapacità di inserirsi nel mondo che cambia, prima ancora che da quella di perdonare. Non è stato, dunque, un delitto d'onore, ma, caso mai, un delitto d'amore, proprio perché Anna è morta con un ferro da stiro elettrico in mano, un simbolo non solo freudiano della sua condizione di casalinga, ancorché privilegiata, messa da parte. Renato Proni Ferdinand Spaak