Improvviso incontro tra il capo di Kabul e Breznev in Crimea di Fabio Galvano

Improvviso incontro tra il capo di Kabul e Breznev in Crimea Improvviso incontro tra il capo di Kabul e Breznev in Crimea DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Forse non si sono esaurite tutte le speranze per la proposta Cee sull'Afghanistan. Breznev e Karmal non indicano più, come *unica ma per la soluzione*, il piano presentato da Kabul nel maggio 1980; si limitano invece a suggerire che esso -potrebbe essere* un buon punto di partenza per risolvere la crisi. E' una sfumatura, in contrasto con il duro «no» al dialogo con i Dieci espresso prima dall'agenzia Tass e poi dal ministro degli Esteri afghano Dost, ma è una sfumatura autorevole. Viene, infatti, da un inatteso incontro fra il capo del Cremlino e il suo fedele alleato di Kabul. Il colloquio fra Breznev e Karma), del quale ha riferito succintamente la Tass, inaugura la serie delle visite estive che i capi del mondo socialista fanno al leader sovietico. Si è svolto in Crimea, dove Breznev è in vacanza La visita di Karmal ha coinciso con la partenza da Leningrado, dove si era brevemente trattenuto dopo i colloqui moscoviti con Gromyko, del ministro degli Esteri indiano Narasimha Rao. Con Karmal, a quanto riferisce la Tass, Breznev ha approfondito le questioni della sicurezza mondiale, con un particolare accento sulla situazione nella zona del Golfo; ha riaffermato il suo desiderio di -normalizzazione» e ha ancora una volta accusato i «circoli imperialisti* di -attuare una politica avventurista*. Esaminando poi -gli aspetti internazionali della situazione attorno all'Afghanistan* — la formula con cui Mosca ribadisce che lo status interno non si tocca — entrambi hanno denunciato «te interferenze dì alcuni Stati imperialisti, di forze egemonistiche e dei loro alleati*, responsabili di impedire la discussione «su base pratica* del caso afghano. Quindi, nella frase che potrebbe anche riaccendere le speranze di Lord Carrington, l'uso di quel condizionale, *potrebbe essere*, anziché del rigoroso imperativo finora espresso da Mosca a proposito delle proposte di Kabul del 14 maggio 1980. Fabio Galvano

Persone citate: Breznev, Gromyko, Lord Carrington, Narasimha Rao