Per l'indennità

Per l'indennità Saper spendere Per l'indennità I condomini devono pagare all'addetto-pulizia scale 20 giorni per ogni anno di servizio E se dovessimo licenziare la persona addetta alla pulizia delle scale nel condominio? Il problema ss lo pongono sai lettori di un piccolo condominio. «Non ne abbiamo alcuna intenzione — precisano — ma torse la signora Incaricata Interromperà II suo lavoro e dobbiamo pensare alla liquidazione. In quale misura ne ha diritto? Viene retribuita mensilmente con ferie e tredicesima, ed é con noi da quattro anni. Come si calcola la llquldazlone?». ■flit Risponde Quirino Laratti, segretario generale del Sindacato nazionale amministratori: «In base al contratto nazionale per i lavoratori dipendenti da proprietari di fabbricati (stipulato a. Roma l'8 gennaio '81) all'art. 3 si precisa: "Lavoratori che, con rapporto di lavoro continuativo e non occasionale, prestano la loro opera negli stabili adibiti ad uso abitazione o altro uso, per la pulizia dell'androne, delle scale ed accessori, con esclusione dei servizi di vigilanza e custodia: ad essi posso essere affidati ulteriori servizi quali accensione spegnimento della luce, apertura e chiusura del portone, distribuzione della posta e similari". «All'art. 47 si legge: "I prestatori d'opera, salvo il caso di licenziamento in tronco, hanno diritto ad un preavviso di due settimane da comunicarsi per iscritto. Hanno inoltre diritto ad una indennità di anzianità pari a 20 giornate di retribuzione globale di fatto, incluso il rateo della tredicesima mensilità per ogni anno di anzianità di seivizio. Le frazioni di anno saranno calcolate per dodicesimi. L'eventuale indennità sostitutiva del preavviso è pari all'ammontare della retribuzione dovuta al lavoratore per il suo normale lavoro durante le due settimane"». E' tutto: basta fare i conti. Luigi Berruti lotta, pare da solo, contro la selva di antenne tv cresciuta sul suo condominio. Scrive: «Ora, per ovviare all'Inconveniente di tegole rotte per riparazioni e fili da cambiare per I singoli condomini, è stata Installata l'antenna centralizzata. L'amministratore però asserisce che nessuna legge vieta al singolo condomino di usufruire di una propria antenna o di Installarne una. E' giusto o posso oppormi a quelle guarnizioni volanti che corrono lungo I muri per gli allacciamenti dei singoli Impianti?: lek Nessuno vieta — od ha ragione l'amministratore — al singolo di conservare la sua antenna privata, ma è chiaro che l'antenna centralizzata non è stata messa su richiesta di un solo condomino, quindi ne usufruisca — per ora — chi l'ha voluta. Precisa Quirino Laratti: «Se quella centralizzata funziona in modo soddisfacente tutti gli utenti possono allacciarsi, sempre che l'antenna preveda tale possibilità di allacciamento come numero di collegamenti. E' chiaro che, a questo punto, ma soltanto a questo punto, tutte le antenne singole potranno essere disattivate e ne trai, vino giovamento tutti, sia per la funzionalità del tetto sia per l'estetica dello stabile sia per il servizio reso». Oi piccoli e grandi problemi da risolvere in un condominio ce ne sono tanti. Il signor Giuseppe ne propone due: «La spesa del consumo d'acqua viene suddivisa a persona o per alloggio? E' vero che tutti gli alloggi sono eguali, ma il numero delle persone variano da una a cinque. Inoltre: il parcheggio delle auto nel cortile comune alberato toglie molto spazio anche a chi non ha l'auto. Può l'assemblea (o l'amministratore?) decidere che questa comodità deve essere compensata con un affitto annuo a beneficio del condominio nella sua totalità?». e e l ' o l e a a a A A «Salvo che il regolamento di condominio stabilisca qualcosa a proposito della ripartizione dei consumi d'acqua — precisa Laratti — la spesa va suddivisa in base al numero delle persone che occupano le unità immobiliari. Per occupare e adibire il cortile ad area di parcheggio auto e per stabilire un eventuale canone d'affitto annuo nulla conta l'amministratore da solo: occorre una deliberazione assembleare che preveda la partecipazione di tutti i condomini poiché si tratta di variare l'utilizzo di una parte comune, cioè di proprietà di tutti i condomini prò quota millesimate». i» Dal cuoco Sorzio «sgombri marinati»: un chilo di sgombri freschi, un bicchiere di vino bianco secco, mezzo bicchiere di aceto bianco, due cipolle medie, due cucchiai di olio, una foglia di alloro,- pepe in grani, sale. Pulire gli sgombri, tagliare le pinne, lavare e lasciar sgrondare. Affettare fini le cipolle e metterle in una pirofila da forno, adagiarvi -opra gli sgombri, aggiungere sale e pepe frantumato, l'alloro, il vino, l'aceto e l'olio. Coprire la teglia con un foglie d'alluminio e metterla sul fuoco molto debole. Da quando prende bollore, contare cinque minuti procedendo a una cottura molto lenta. Togliere dal fuoco, lasciar raffreddare e riporre in frigo. «Si conserveranno per una quindicina di giorni: si gustano freddi o appena intiepiditi. A piacere si possono aggiungere chicchi d'uva sultanina o pinoli». Simonetta pms

Persone citate: Laratti, Luigi Berruti, Quirino Laratti

Luoghi citati: Roma