Hinault nel tappone del Tour è secondo,ma crolla Anderson di Gian Paolo Ormezzano

Hinault nel tappone del Tour è secondo,ma crolla AndersonAll'Alpe d'Huez vince per 8" il belga Winnen Hinault nel tappone del Tour è secondo,ma crolla Anderson DAL NOSTRO INVIATO SPECIAL": ALPE D'HUEZ — Nella grande tappa alpina del Tour l'uomo in giallo, il francese Bernard Hinault, ha finalmente straaiato un poco anche se stesso, oltre che gli avversari. Per arrivare ieri secondo ai 1860 metri dell'Alpe d'Huez, 8 secondi dietro al belga di sei Visio Winnen, ha dovuto due volte rincorrere Van Impe e Alban, ha dovuto fare uno sprint da povero. Probabilmente non è mài stato male come ieri in questo Tour: nel senso che ieri, per la prima volta, non è stato benissimo. Però adesso Hinault è ancora piti primo in clostfìca, con 9'39" sul belga Van Impe che vinse il Tour 76, infilandosi tra l'era-Merckx e l'eraHinault. Ieri mattina Hinault era partito da Morsine cori 7'39" di vantaggio sul secondo in classifica, l'australiano Philip Anderson, descritto come la seconda infrangila del mondo. Anderson è arrivato all'Alpe d'Hues 4$; staccato di 17V6",'Con la faccia davvero di uno che sta abitualmente dall'altra parte della Terra, e al quale gli antipodi danno il sangue alla testa. Il percorso — chilometri 230,6 — era da grandissima tappa di montagna, con i 1993 metri della Madeleine, quote massima di questo Tour, i 1924 del Olandon, orribile, e là salita finale, sino al prato dóve ti vede, come tracciata, scavata dalla lingua di un dinosauro, la pista di bob che diede finalmente, anno 1968, una medaglia olimpica d'oro a Eugenio Monti (il quale poi fece anche ti bis). Il sole ieri ha messo nth da ! a Francia del 14 luglio, e poteva scuoiare bene la corsa. Certi distacchi sono stati in verità da ciclismo eroico, però nella parte bassa dell'ordine d'arrivo. E questo Peter Winnen, 24 anni, all'ultimo Giro di Romandia era stato umiliato, proprio in salita, da Saronni. E Hinault è salito con itti peti enalisticif'anche pérden do qualche cólpo su Van Impe che ha 34 annle su Alban che f; non è un mostro, ! A noi insomma la tappa è : piaciuta come tèma, come ambiente, non come svolgimento. E' vero che Hinault aveva av- ^vertito tutti: la vita è una iola, l'importante è la salute, Parigi vai bene una messa in gioco di un po' di gloria, ma . senza cercare a tutu i costi la grande impresa. Però davvero lo scenario, fra sole folla salite pini neve roccia, era bellissi mo, e si sperava nel cosiddetto stimolo ambientale. Invece, Hinault ha fatto appena il controllore in testa sulla Ma•deleine (primo in vetta Van Impe); Hinault è rimasto al centro di un plotoncino sul Olandon (idem), dove Anderson entrava in coma profondo; e infine sull'Alpe d'Hues primo attacco di Verlinden (belga) e Arnaud (francese), risposta-del gruppetto di Hinault, Cori la maglia gialla in coda, schisso in avanti di Van' Impe, Alban e Winnen, mangiati Verlinden e Arnaud, via Winnen a sette chilometri dalla fine, Hinault su Van Impe e Alban. Hinault è arrivato a cedere 14" a quei due, e il sito scollamento si è verificato duevolte. Ha rimediato riprendendoli sul ritmo.i Sulla salita dell'Alpe d'Hues un cartello diceva, in lingua di Dante: «Italiani dove slete? Saronni c Moser, campioni regionali 11 Tour vi fa paura». E' stata l'unica nostra presenza sulla strada. La folla non è mal parsa sciouinista, nonostante il 14 luglio, e , Winnen ha vinto tra molti applausi. All'arrivo c'era Eddy Merckx, che sta diventando personaggio a tutto tóndo sia in senso storico die fisico. Ha parlato con Hinault, a lungo, pubblicamente e privatamen- ORDINE D'ARRIVO» 1. Peter Winnen (Olanda) 1 ore 36*18" media km 30,5; 2, Hinault (Francia) a 8"i 3. Van Impe (Belgio) a 9"t 4. Alban (Francia) a 12"; 5. De Muynck (Belgio) a 1*38"; 6. ZoetèmeUe (Olanda) * 2*1"; 7. Criqulelion (Belgio) a 3*23"; 8. Wellens (Belgio) a 3*33"; 9. De Wolf (Belgio) % 414"; 10. Berneudeau (Francia) a 416". CLASSIFICA! L Bernard Hinaolt (Francia) 11 ore 32'27"; & Van Impe (Belgio) a 9*39; 3. Alban (Francia) a 10'49"; 4. Zoetemelk (Olanda) a 12'36"; 5. De Muynck (Belgio) a 12*58"; 6. Winnen (Olanda) a 13*04"; 1. Laurent (Francia) a 14'39"; 8. Criqulelion (Belgio) a 15*32**; 9. NIJsson (Svezia) à 16*40"; 10. Wellens (Belgio) » ir40**. te. Ci ha detto còsa gli ha detto: «Complimenti, evviva, bravo, questo gli ho detto. Sei un campione vero, se qualcuno procjama che sèi il Merckx di questi tempi nuovi non solo non mi arrabbio, ma sono contento: perché è un riconoscimento giusto. Hai controllato benissimo la tappa, non hai sciupato energie. Io correvo in un altro modo, ma anche in un altro mondo. Questo è il ciclismo moderne, la gente deve capirlo, troppo facile capire me, le mie furie». Il record dell'ora? «C'erano stati del malintesi, io avevo detto che Hinault per essere grande doveva fare questo record, lui aveva espresso del dubbi sul mio record in quota, a Città del Messico. Sono stato in Bretagna a casa sua, lui in Belgio a casa mia, ci slamo spiegati». Colpa dei giornalisti che come sempre hanno capito male? «Anche. Lui comunque vuole il record, ma tentarlo, adesso, vuol dire per lui rinunciare a troppi soldi. Lo capisco. E poi lui ha da conquistare l'America». L'altra sera Lévitan, padrone del Tour e, dicono, anche del ciclismo, aveva riunito i direttori sportivi e aveva detto più o meno: «Preparatevi a un altro sport, alla licenza unica, alle sfide contro americani e sovietici, al Giro del mondo. Il ciclismo attuale sta per finire. La televisione americana sta per compi arci felicemente tutti. Fra tre anni resisteranno Tour de France e Giro d'Italia, il resto del ciclismo vivrà fuori Europa». 1 più vecchi dei direttori sportivi guardavano l'orologio e si chiedevano quando sarebbero stati lasciati liberi, per andare a bere qualcosa. Gian Paolo Ormezzano