Deputati dc: sicura vittoria del «senza corrente» Bianco di Luca Giurato

Deputati dc: sicura vittoria del «senza corrente» Bianco Per la presidenza cadono le candidature della sinistra Deputati dc: sicura vittoria del «senza corrente» Bianco ROMA — Salvo sorprese clamorose, Gerardo Bianco viene riconfermato stasera presidente dei deputati de. Ad una ad una, da Cossiga ad Andreotti, sono cadute tutte le candidature che la sinistra de più vicina a De Mita e a Galloni ha cercato di opporre al presidente uscente, uomo senza correnti e senza «collari» dei vertici del partito. Sia in modo diretto che indiretto, la conferma di Bianco è anche un nuovo successo di chi. dopo la sconfitta elettorale del 21 giugno, ha aperto una battaglia per il rinnovamento del partito. Il successo di Bianco era atteso; non era attesa, in uno scontro tra candidati che è completamente mancato, la benedizione ufficiale di Andreotti alla sua candidatura e il successivo, repentino sbandamento di quasi tutta la sinistra de. tra malumori e scambi di accuse all'interno di un gruppo che ha cercato inutilmente di coagulare consensi attorno a un leader di prestigio. I due anni trascorsi dalla sconfitta di Galloni proprio nelle elezioni per il presidente del gruppo sembrano aver «insegnato- poco a numerosi esponenti della sinistra de. che dai tempi della tragica scomparsa di Moro e della vo • lontaria uscita di scena di Zaccagnini continua a collezionare insuccessi politici. «Ci sono stati ritardi ed incertezze nell'area Zac», ha dichiarato l'on. Paolo Cabras, vicino a Bodrato. « Torneremo a riunirci, prima della votazione, per decidere se votare scheda bianca oppure per arrivare a far convergere i voti su un altro candidato», ha precisato Galloni, mentre Mastella, del gruppo De Mita, appariva avvilito e deluso, tra battute polemiche e toni rinunciatari. Il più duro verso la linea scelta dal proprio gruppo è stato un altro combattivo esponente dell'area Zac. Baldassarre Armato: -Quando cadono i pezzi dei propilei appare quanto meno arrogante la pretesa di alcuni amici di contrapporre a Bianco reperti storici della de». Tra accuse che assumono il sapore di una autocritica di gruppo, Armato insiste, senza mezzi termini: -Non capiscono, purtroppo. questi amici, che se la debolezza di Bianco è un certo qualunquismo politico, la sua forza oggi prevalente è apparire il contropotere di una base parlamentare complessivamente onesta e potenzialmente risoluta nel chiedere la liquidazione di un gruppo dirigente autore di fallimenti». Armato cosi conclude: -Altri palazzi Giustiniani, oltretutto per l'inquinamento delle varie P2, non sembrano immediatamente proponibili». Sta ora a Bianco (se. come tutto lascia credere, verrà riconfermato in una carica diventata fondamentale dopo la perdita de di Palazzo Chigi) operare, con un duro e paziente lavoro quotidiano, per far rientrare contrapposizioni e nuovi propositi di rivincita. Il presidente ha pazienza e tenacia, anche i suoi avversari dicono che è rimasto un «peone», cioè uno dei tanti esponenti della base. E' un difetto o una qualità? La stragrande maggioranza dei deputati non sembra avere dubbi. Anche leaders come Piccoli e Andreotti, al di là di possibili riserve, ormai superate dal fatti, di dubbi sembrano averne pochi. Piccoli ha ricevuto ieri Bianco e, dopo un lungo colloquio nel quale avrebbe sondato l'ipotesi di un suo ri¬ tiro a favore di una candidatura Andreotti, ha dato il suo consenso politico e personale alla conferma. A Montecitorio, si dice che le «riserve» di Piccoli non riguardavano tanto Bianco quanto l'appoggio di aue suoi «sponsor»: Bisaglia e Donat-Cattin. Quanto a Andreotti. non è un mistero che avrebbe gradito una investitura plebiscitaria come capogruppo; tra l'altro, tale circostanza avrebbe segnato un suo rilancio nel giro sempre più ristretto dei de che fanno ufficialmente politica attiva. Ma il suo braccio destro Evangelisti, mandato in «avanscoperta» per sondare gli umori del gruppo della Camera, sarebbe tornato a destinazione con un «rapporto» che non prometteva nulla di buono. Evangelisti è stato quindi autorizzato a dichiarare che -Andreotti ha riconfermato la sua indisponibilità». Tale decisione era stata del resto già comunicata da tempo dall'on. Andreotti ai molti amici che l'avevano caldeggiata. -Andreotti — ha detto ancora Evangelisti — appoggerà l'on. Gerardo Bianco del quale apprezza il lavoro svolto in un duro periodo caratterizzato purtroppo da molte chiacchiere e poche idee». Luca Giurato

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