Varsavia, prima sconfitta di Kania che invano si piega all'«ala dura»

Varsavia, prima sconfitta di Kania che invano si piega all'«ala dura» Tesa e drammatica seduta d'inizio al congresso polacco Varsavia, prima sconfitta di Kania che invano si piega all'«ala dura» Nel suo difficile equilibrismo, ha blandito di più i conservatori: aspro attacco a «Solidarietà», accusata tra l'altro di voler espropriare lo Stato nell'impresa - Consensi del delegato sovietico - Tuttavia il segretario del poup non è riuscito a farsi rieleggere in apertura - Lotta di correnti e forti rivalità personali DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE VARSAVIA — Il congresso straordinario del Poup non è incominciato nel migliore dei modi per il primo segretario Kania. I delegati hanno respinto l'intento del gruppo dei suoi seguaci di porre sin dall'inizio un'ipoteca sull'assise: costoro avevano avanzato la proposta di eleggere il capo del partito subito, all'apertura dei lavori, lasciando per dopo l'elezione del Comitato centrale. Il gruppo era certo di disporre di forze sufficienti per far passare la proposta. Con un colpo di scena invece il congresso ha deciso di rinviare le elezioni a dopo il dibattito, di eleggere cioè prima i 200 componenti del Comitato centrale e di procedere quindi alla fine all'elezione del segretario generale, scelto fra i membri neoeletti del massimo organo. Il confronto si è svolto ieri mattina nella sessione chiusa del congresso che ha preceduto l'apertura ufficiale, avvenuta solo a mezzogiorno. Si parla di una seduta tesa e drammatica, il che viene comprovato anche dall'esiguo scarto fra minoranza e maggioranza. La proposta di incoronare Kania subito ha ottenuto 850 voti contro 900. I seguaci del primo segretario si sono risentiti della sconfitta, e stanno contestando l'esito delle votazioni. Cento delegati, cioè, erano occupati nelle commissioni e non hanno espresso il loro voto. Ora I perdenti chiedono votazioni aggiuntive sperando di rovesciare il verdetto. Su questa possibilità il congresso dovrà pronunciarsi stanotte in un'altra seduta segreta. A prescindere dall'esito, l'incidente iniziale conferma le valutazioni sull'imprevedibilità di questo consenso e fa trasparire forti rivalità fra le correnti. Le tendenze conservatrici sembrano in aumento, a giudicare dalle prime votazioni. Una spiegazione del fenomeno si riscontra anche sulle colonne di Tribuna Ludu organo del partito, che sostiene che -le forse conservatrici si presentano al congresso non soltanto come la parte del partito minacciata nelle sue posizioni ma rappresentano pure un desiderio comune di stabilità e di ordine*. Nel caos generale che sconvolge il Paese sembra essere infatti una tendenza che gradualmente si fa strada. Tuttavia è difficile intravedere una netta differenziazione ideologica o politica fra le correnti. Animosità personali, sorte dai travagli di questo partito, sembrano giocare un ruolo preponderante. Se cosi non fosse la posizione di Kania, delineata nella sua relazione introduttiva, dovrebbe trovare consenzienti sia i conservatori sia i liberali. Per dire la verità, meno i liberali e più i conservatori, i quali però lo contestano con maggior vigore. L'equilibrismo geometrico di Kania si è espresso anzitutto quando ha formulato i suoi giudizi sugli avvenimenti che hanno scosso il Paese incominciando dall'estate scorsa. All'inizio il segretario ha giudicato come -un merito incontestabile del partito, il fatto di non aver qualificato -nei giorni più drammatici della crisi la protesta operaia come una protesta contro il socialismo ma co¬ me protesta contro gli errori e le violazioni dei principi socialisti». Era un omaggio alla linea liberale che lo aveva portato alla massima carica dopo la destituzione di Gierek. Subito dopo Kania ha sposato però la tesi dei conservatori, sostenendo che mia crescita del malcontento ha dato spazio all'allargamento delle attività nemiche contro il socialismo». Con questo duplice criterio Kania ha affrontato il tema centrale dei rapporti con .Solidarietà». Anche qui ha rivendicato il merito di aver accolto i sindacati indipendenti offrendogli, tramite le trattative, la possibilità di partecipare alle decisioni di carattere sociale. Il partito l'ha fatto «per impedire che la divisione avvenuta nella classe operaia causasse anche la divisione politica del movimento operaio». Saremo d'accordo, ha detto il segretario, anche in futuro che tramite «Solidarietà» gli operai possano esprimere i loro interessi; andremo incontro alla parte operaia di «Solidarietà». Però, ha ammonito Kania, l'incontro può avvenire solo su un campo ben delimitato: «La linea di divisione va segnata laddove finisce l'attività di Solidarietà come associazione operaia sindacale e incomincia l'attività dei gruppi reazionari, che vogliono far prendere a Solidarietà il carattere di un partito politico». Kania ha anche identificato nei consiglieri del Kor (Comitato per la difesa degli operai) la forza nemica principale che spingerebbe «Solidarietà» su posizioni inaccettabili per il partito comunista. «Tutti gli avversari del socialismo pongono oggi le loro speranze in Solidarietà», ha concluso Kania, per porre condizioni ben precise e perentorie al nuovo sindacato: -Stare sulle posizioni socialiste, accettare il ruolo dirigente del partito nello Stato poFrane Barbieri (Continua a pagina 2 In quinta colonna) Varsavia. Il premier Jaruzelski e il segretario del poup Kania all'apertura del IX Congresso

Persone citate: Barbieri, Gierek, Jaruzelski, Tesa

Luoghi citati: Varsavia