La lista dei 7500 in mobilità esterna compilata dalla Fiat entro questo mese

La lista dei 7500 in mobilità esterna compilata dalla Fiat entro questo mese L'accordo sottoposto da oggi al giudizio delle assemblee di fabbrica La lista dei 7500 in mobilità esterna compilata dalla Fiat entro questo mese La scelta avverrà nell'ambito dei lavoratori attualmente in cassa integrazione - Incontri con l'Unione Industriale per il collocamento - Dichiarazioni di Cesare Annibaldi per razienda e del segretario Firn Lotito TORINO — La lista nominativa dei 7500 dipendenti che saranno collocati in mobilità esterna sarà compilata entro la fine di questo mese «pescando esclusivamente» tra le persone che sono in Cassa integrazione a «zero ore» dal-, l'ottobre scorso. Riguarderà 7000 lavoratori dell'auto e 500 della Teksid. I lavoratori resteranno in «mobilità esterna» due anni alle condizioni previste dai contratto. Il sindacato, in un volantino, le ricorda: «A ciascuno dei 7500 dovrà, èssere fatta una offerta di lavorò equivalente sul piano professionale, in un'area compresa entro un massimo di 50 chilo-) metri da dove abita. Il lavoratore della lista al quale non verrà offerto il lavoro entro il 30 giugno 1983 verrà reintegralo al laporq (come già stabilito dall'accordo di Roma) all'intèrno della Fiat. I lavoratori, per tutto il periodo in cui sarannohella "lista"—prosegue-il testo sindacale — resteranno dipendenti della Fiat a tutti gli effetti e saranno coperti dalla Cassa integrazione (come adesso, cioè con il 90 per cento circa della retribuzione)». Per la formazione della «lista, di mobilità» saranno adottati criteri derivanti dalle esigenze tecnico-produttive e considerando l'anzianità (cioè in Usta dovrebbero andare 1 più giovani con un'anzianità aziendale bassa), i carichi di famiglia e la situazione economica. Per far funzionare le «liste di mobilità» e definire le procedure di avviamento al lavoro (per esempio, due presi dagli elenchi del Collocamento ordinarlo e uno dalla «mobilità esterna») si svolgerà, entro la fine di questo mese, un incontro tra Unione Industriale, Cgil, Ciste UH del Plenum-1 te e Ufficio del lavoro. La «quota di rientri al, Nord» (cioè i duemila che' rientreranno a scaglioni) è stato il punto più difficile da superare. Il sindacato aveva posto la questione del «rientri al Nord» come condizione per giungere ad un accordo. «Anche se è il punto dell'accordo che ci piace meno — ha commentato Cesare Annibaldi — abbiamo accettato per favorire l'intesa. Avremo delle difficoltà a reinserirli. Per alleggerire la situazione il sindacato e noi', concordemente, abbiamo chiesto la proroga della legge sul prepensionamento (che scadrebbe a fine anno). Nel 1982 il prepensionamento alla Fiat significlierebbe l'ai-1 leggerimento di circa mille* persone». Restano aperti parecchi problemi (ristrutturazione delle Fonderie e del Lingotto; Fiat Allis; conseguenze dell'accordo Rockwell; prospetti-ve della Teksid; ricostruzione della Comind Sud; Centro ricerche Fiat; riorganizzazione tra gli impiegati) per la soluzione dei quali le parti hanno programmato una serie di Incontri. «E' un fatto molto significativo — ha rilevato Annibaldi — che il sindacato abbia riconosciuto, le necessità della Fiat di '•procedete ad un riassetto e che si siano create le condizioni per affrontare questi processi di razionalizzazione produttiva. Le varie iniziative verranno verificate preventivamente con il sindacato. Le parti hanno già definito alcune linee: la Fiat non farà più. ricorso alla mobilità* esterna; il sindacato riconosce l'uso della Cassa integrazione a zero ore». Ci sarà altra Cassa a «zero óre» alla Fiat? Alla domanda Annibaldi ha risposto: «Nei prossimi mesi, da settembre a dicembre, ci sarà ancora Cas-> sa e probabilmente anche nel 1982». . Il sindacato sottoporrà l'ipotesi di accordo ai consigli di fabbrica, alle assemblee dei lavoratori negli stabilimenti e alle assemblee del dipendenti incassa integrazione a partire da oggi. Il segretario nazionale della Firn Franco Lotito (che ha guidato la delegazione sindacale con 1 segretari nazionali Sabattinl e Sepi) ha dichiarato; «L'accordo è di grosso valore politico perché dimostra che il negoziato può impedire comportamenti irrazionali del padronato. L'azienda — ha aggiunto — pensala di affrontare la crisi con provvedimenti congiuntura^, di emergenza; ha, invece, accettato la logica sindacale di scommettere sulla ripresa». In un comunicato della Firn 'nazionale si definisce «complessivamente accettabile l'accordo» e si rileva che è stato reso possibile «dotta ripresa della capacità di lotta dimostrata in queste settimane dai lavoratori». Il Slda (che ha discusso a parte) in un commento; «considera positivo l'accordo» e «importante aver definito date e numeri certi» per le eccedenze di personale. Il presidente della Regione Piemonte, Ezio Enriettl, ha rilevato che «ancora una volto la trattativa ha avuto un ruolo essenziale» ed ha assicurato che la Regione «farà di tutto perché la piena realizza\zione dell'intesa contribuisca la contenere i rischi della crisi le ad accelerare ii rilancio dell'economia», il vicepresidente della Regione e assessore al Lavoro, Dino Sanlorehzo, ha detto che la Regione svolgerà il suo ruolo nell'attuazione della mobilità e pertanto «si opererà per arrivare ad una intesa per attivare gli strumenti e le procedure da seguire». In assenza del sindaco Novelli, l'assessore al Lavoro Dor.no ha giudicato positivo l'accordo specie per 1 «rientri al Nord» e l'accordo sulla mobilità «senza la quale — ha osservato — un Paese industriale moderno non può esistere*. s.d.v«

Persone citate: Annibaldi, Cesare Annibaldi, Dino Sanlorehzo, Ezio Enriettl, Franco Lotito, Lotito

Luoghi citati: Piemonte, Roma, Torino