Accordo fra Fiat e Flm per i 17 mila eccedenti

Accordo fra Fiat e Flm per i 17 mila eccedenti Applicazione del «patto di Roma» e contratto integrativo Accordo fra Fiat e Flm per i 17 mila eccedenti TORINO — L'accordo raggiunto tra la Fiat e la Firn riguarda due vertenze che erano aperte tra il sindacato e l'azienda: applicazione dell'intesa di Roma dell'ottobre scorso (cioè le soluzioni da adottare per le eccedenze di personale); contratto integrativo aziendale (derivante dalla 'piattaforma- presentata dal sindacato in primavera). Le due questioni, anche se formalmente distinte, si sono poi intrecciate. Alcuni fatti di rilievo meritano di essere sottolineati. Ai fini della normalizzazione delle relazioni industriali tra sindacato e impresa è molto positivo che «il patto di Roma- abbia retto al collaudo pratico, in condizioni più difficili di quelle che si avevano l'anno scorso. Nei prossimi due anni, per sistemare ulteriori eventuali eccedenze di personale, la Fiat non farà più ricorso alla mobilità esterna, ma adotterà strumenti quali la Cassa integrazione anche a «zero ore-, i prepensionamenti (per i quali sindacato ed azienda hanno chiesto una proroga della legge che scade a fine anno), dimissioni agevolate, mobilità interna da uno stabilimento all'altro, eccetera. Infine, per la prima volta in un accordo, il sindacato ha ammesso un collegamento (che sarà verificato in discussioni previste per settembre) tra miglioramenti economici e produttività, per la parte della 'piattaforma integrativa- rimasta in sospeso. I punti dell'accordo possono essere cosi sintetizzati: Patto di Roma — I 23 mila lavoratori che db ottobre dell'anno scorso sono in Cassa integrazione a «zero ore» sono nel frattempo diminuiti a 17.870 per prepensionamenti, dimissioni agevolate eccetera. Per i 17.870 sono state concordate le seguenti soluzioni: 1) Saranno collocati in mobilità esterna 7500 lavoratori dell'area piemontese, di cui 7 mila dell'auto e 500 della Teksid, e le liste saranno pronte entro la fine di questo mese. 2) I 3500 in prevalenza del Meridione rientreranno al lavoro con gradualità tra il 1° luglio 1982 e il 30 giugno 1983. Questa parte riguarda gli stabilimenti auto di Vado Ligure, Firenze, Sulmona, Termoli e Cassino. 3) Duemila rientreranno negli stabilimenti piemontesi, divisi in tre scaglioni: 300 tra il luglio e il settembre 1982; 1200 tra il novembre del 1982 e il febbraio del 1983; 500 nel periodo marzo-aprile del 1983. 4) I restanti 4870 continueranno a rimanere in Cassa integrazione a 'Zero ore- (i cosiddetti 'ibernati-) per i prossimi due anni fino al 30 giugno del 1983, data prevista per il rientro. Piattaforma integrativa — E' stato concordato, data l'urgenza di fare le buste paga prima delle ferie, solo il punto riguardante la 'quattordicesima mensilità-. E' stata aumentata di 200 mila lire per tutti quest'anno e di altre 200 mila lire l'anno prossimo. In pratica 17 mila lire al mese quest'anno ed altrettante l'anno prossimo. I nuovi livelli della 'quattordicesima- sono: dalla «prima., alla «quinta categoria super- 500 mila quest'anno e 520 mila l'anno prossimo; per la «setta categoria- 540 mila quest'anno e 562 mila l'anno prossimo; per la «settima categoria- 570 mila quest'anno e 595 mila nel 1982. Gli altri punti della 'Piattaforma- saranno discussi in settembre con un collegamento tra miglioramenti economici e produttività. Sergio Devecchi

Persone citate: Sergio Devecchi

Luoghi citati: Cassino, Firenze, Roma, Sulmona, Termoli, Torino, Vado Ligure