Un'altra notte di fuoco investe 12 città inglesi di Mario Ciriello

Un'altra notte di fuoco investe 12 città inglesi A Londra vietate per un mese «marce e processioni» Un'altra notte di fuoco investe 12 città inglesi La polizia ha dovuto sostenere pesanti attacchi, anche con bombe molotov - Per molte ore bande di giovani, teppisti e saccheggiatori hanno dominato le strade - Decine di feriti, quasi 600 arrestati DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — A una settimana dalla prima esplosione di violenza, i tumulti hanno assunto carattere epidemico e hanno investito, con furia crescente, ben 12 città britanniche. La notte tra venerdì e sabato sarà ricordata a lungo in quest'isola. A Londra, i disordini hanno colpito dieci quartieri e innalzato sensibilmente le tensioni in tutta la vasta metropoli. Il governo ha vietato per un mese 'marce e processioni» nella capitale per dare alla polizia la possibilità di concentrare le sue forse contro la 'guerrìglia urbana-. Quasi seicento persone sono state arrestate nelle battaglie cominciate venerdì pomeriggio e finite all'alba di ieri. Il numero dei feriti non è alto, qualche decina, suddivisi in misura quasi pari tra insorti e agenti. La polizia si è adeguata alle esigenze di questo tipo di lotta, ha abbandonato le sue tattiche prevalentemente difensive, cerca ora di disperdere i rivoltosi prima che confluiscano in raggruppamenti densi e travolgenti. La maggioranza dei giovani è di pelle scura, dei quali oltre la metà nati qui, ma non mancano certo i bianchi. Con l'estendersi degli scontri, aumentano purtroppo i teppisti, . .E' un fenomeno nuovo nella storia europea pili recente. Si assiste ad una piccola rivoluzione senza ideologie, senza ispirazioni o aspirazioni ■ L'Inghilterra vive ore ansiose e, talvolta, di terrore. Con una escalation carica di pericoli, gruppi di 'guerriglieri» hanno cominciato a usare bombe molotov, accrescendo così il numero degli incendi. I giovani inglesi imitano i giovani nord-irlandesi. Vaste sono ovunque le devastazioni lasciate dalla lotta. Migliaia di negozi sono stati sfasciati e saccheggiati (la polizia, in linea di massima, non si occupa degli 'Sciacalli», tra i quali non pochi sono i comuni cittadini che 'profittano» della situazione), decine di edifici grandi e piccoli sono crollati tra le fiamme. Da Nord a Sud, ecco le città percorse dai torbidi. Newcastle, Hull, Preston, Liverpool, Ellesmere Port, Chester, Manchester, Sheffield, Nottingham, Wolverhampton, Birmingham, Londra. Incidenti di minore gravità sono esplosi anche in altri centri, soprattutto nelle zone industriali. A Birmingham, dove nulla era finora accaduto, la polizia ha dovuto sostenere lunghi e pesanti attacchi: per varie ore bande di giovani hanno dominato le strade di alcuni rioni. A Londra, i tumulti hanno investito quartieri a Nord e a Sud del Tamigi, Brixton, Streatham, Battersea, Clapham Junction, Walthamstow, Stoke Newington, Dalston, Hackney, Southall, Acton. I fatti più drammatici sono avvenuti a Brixton, già scena, qualche mese fa, di una insurrezione locale contro la polizia. Tanti e tali erano gli scontri che, nel tardo pomeriggio di venerdì, le autorità isolavano praticamente il rione dal resto di Londra, chiudendo persino la stazione della metropolitana. A Dalston, nella parte orientale di Londra, 300 giovani, per lo più di colore, hanno attaccato la polizia con bombe molotov. La battaglia è durata quattro ore. A Southall, verso l'aeroporto, indiani e pakistani hanno bombardato con macigni a bombe molotov i pompieri che cercavano di spegnere gli incendi. Mario Ciriello

Persone citate: Acton, Birmingham, Clapham Junction, Ellesmere Port, Hull, Manchester, Sheffield, Southall