Farmacie comunali in crisi

Farmacie comunali in crisi Una lettera a Novelli Farmacie comunali in crisi I farmacisti comunali con una lettera aperta al sindaco Novelli intervengono in prima persona nei problemi che attanagliano la categoria. Affermano di aver sempre «operato con il massimo impegno e onestà e per il conseguimento del miglior utile per l'Ente da cui dipendono». Ciò premesso continuano dicendo di aver appreso, nelle scorse settimane, l'entità del disavanzo della gestione del servizio. A questo proposito denunciano che «le cause di questa situazione devono essere ricercate nel contratto (per l'acquisto dei medicinali n.d.r.) che il Comune ha stipulato con il Cofap (Consorzio per la distribuzione del farmaco e del parafarmaco), un contratto che pone le farmacie comunali in una rigida condizione di approvvigionamento». In sostanza, le comunali sono soggette a regole, nell'acquisto della merce, penalizzanti dal punto di vista economico e quindi del guadagno. Questo succede specialmente per le percentuali di sconto sull'acquisto di grosse partite di parafarmaci e di prodotti da banco. I farmacisti concludono amareggiati dal fatto che «ad ogni occasione, specialmente nei rapporti con l'assessore alla Sanità, vengano accampati pretesti di disavanzo per negare qualsiasi miglioramento, sia economico che normativo.

Persone citate: Novelli Farmacie