Per raggiungere l'accordo Fiat-Fini restano soltanto più oggi e domani?

Per raggiungere l'accordo Fiat-Fini restano soltanto più oggi e domani? Oggi due ere di sciopero per sollecitare la conclusione del negoziato Per raggiungere l'accordo Fiat-Fini restano soltanto più oggi e domani? Sono i tempi tecnici per mettere in busta l'aumento sulla «quattordicesima» - Il punto più difficile della trattativa resta quello del rientro in fabbrica dei quattordicimila TORINO — La Firn ha indetto per oggi in tutti gli stabilimenti Fiat uno sciopero di due ore per sollecitare la conclusione del negoziato con l'azienda. I sindacalisti dopo gli incontri di martedì e mercoledì hanno definito la trattativa -troppo lenta e difficile: La sospensione del lavoro, in linea di massima, dovrebbe essere attuata tra le 9 e le 11 Contemporaneamente allo sciopero riprenderà, nella mattinata di oggi all'Unione industriale, la discussione tra la Fiat e la delegazione della Firn guidata dai segretari nazionali Sabattini, Lolito e Sepi. I tempi per giungere a un accordo sono ormai molto stretti: al massimo, secondo alcuni, sono solo più disponibili le giornate di oggi e di domani. Infatti, l'azienda, ha bisogno di «tempi tecnici» per corrispondere la «quattordicesima» mensilità agli oltre 80 mila dipendenti del settore auto che cominceranno le ferie il 25 luglio e per i quali l'ultima giornata di lavoro è venerdì 24 luglio. L'aumento della quattordicesima è una richie- sta che il sindacato ha formulato nella piattaforma per il contratto integrativo aziendale. Però la contrattazione aziendale, con il trascorrere delle settimane, si è collegata con la discussione sulle eccedenze di personale Per ora contrattazione integrativo e accordo di Roma appaiono strettamente collegati, anche se non si può escludere l'ipotesi che, all'ultimo momento, sindacato ed azienda decidano di rinunciare a un accordo globale per cercare un minimo di intesa sulla parte salariale. Il punto più difficile resta quello dei «rientri al Nord» che il sindacato chiede all'azienda. L'eccedenza di 14 mila 500 persone secondo la Firn dovrebbe essere divisa in tre parti: una di gente iscritta nelle liste di mobilità estema; un'altra di lavoratori che continuerebbero a rimanere in cassa integrazione a zero ore fino al giugno del 1983; la terza di persone che rientrerebbero in fabbrica «in tempi certi e ravvicinati». Sui «rientri al Nord» l'azienda, secondo quanto risulta, avrebbe manifestato qualche disponibilità che però, finora, non sarebbe stata colta dal sindacato il quale chiede che «i rientri al Nord abbiano dimensioni significative». s. d. v.

Persone citate: Lolito, Sabattini

Luoghi citati: Roma, Torino