San Pellegrino Terme vuol tornare agli splendori della Belle Epoque

San Pellegrino Terme vuol tornare agli splendori della Belle Epoque Da tre anni a questa r arte è migliorato Taf flusso degli ospiti estivi San Pellegrino Terme vuol tornare agli splendori della Belle Epoque Entro fine mese sarà aperta una variante che faciliterà i collegamenti stradali - Gli alberghi si stanno rinnovando, speciali soggiorni della durata di due settimane per gli anziani DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BERGAMO — Entro la fine del mése, dopo sei anni e mezzo di lavori, sarà finalmente aperta una delle due corsie della nuova variante della statale della Valle Brembana. La seconda corsia dovrebbe essere pronta in ottobre. L'intera opera è costata dieci miliardi. La strada, quasi tutta sopraelevata, lunga/ circa 3 chilometri, elimina l'attraversamento di Sedrina, uno dei più difficili e pericolosi: è importante per l'intera vallata e soprattutto per San Pellegrino Terme, reginetta delle vacanze nel periodo della Belle Epoque, e poi caduta in una' crisi sempre più preoccupante. Lo splendore; della cittadina, attraversata dai Brembo (paradiso dei pescatori e degli appassionati della canoa), risale agli inizi del secolo; nel 1901 venivano aperti i primi bagni termali e la prima sala-bibite; nel 1004 si Inaugurava il maestoso Grand Hotel; nel 1906 si costruiva la linea ferroviaria per Bergamo; nel 1907 era completato il palazzo del Casinò; nel 1909 era pronta la funicolare per la Vetta,.e salire còsi da 364 a 658 mètri, raggiungendo Un balcone fio¬ rito che domina mezza vallata. Che cosa è rimasto di tutte queste iniziative? Soltanto le terme, che anzi si sono sviluppate e richiamano ospiti anche dall'estero, e la funicolare, simpatica occasione per compiere brevi gite. Ma il resto? Il Casinò, la cui attività fu spesso interrotta, fu costretto a chiudere definitivamente nel 1946; il treno (che collegava San Pellegrino Terme sia con l'Alta Valle, sìa con Bergamo e Milano) fu soppresso, tra le proteste generalì.nel 1966.1 portóni del Grand Hotel (è stòria recente) sono sbarrati dal 1979 e non si è an cora trovato nessuno interessato a sborsare tre miliardi per acquistarlo.. Gli alberghi, che negli Anni Sessanta erano trentatré, si sono ridotti a dlciotto. . Ma adesso San Pellegrino Terme (5000 abitanti, a 24 chilometri da Bergamo) sta superando la lunga crisi e punta a un rilancio. 11 dottor Angelo Traini, da sei anni direttore dell'Azienda di Soggiorno, fiducioso. L'apertura della nuova variante, che facilita enormemente, i ^coljegamenti, è importante, ma, come è logico, per richiamare 1 turisti non si è puntato soltanto su di essa. Come in molti altri centri di villeggiatura si cerca innanzi tutto di allungare la stagione. Da quest'anno, per esempio, si organizzano speciali soggiorni per anziani della durata di due settimane. Per quanto riguarda gli alberghi, si stanno completamente rinnovando,;E' da segnalare che dei diciotto in attività uno ha aperto'di recente, e altri tre hanno chiesto in municipio la licenza per effettuare alcuni ampliamenti. Da tre anni l'afflusso degli ospiti estivi migliora. Le presenze, clie nel 1970 erano circa 100 mila, nel 1977 erano scese a poco più della-metà. Nel 1978 sono risalite a 75 mila, nel 1979 a 76 mila e l'anno scorso a 78 mila. Come nume- o di arrivi si è quasi sulla stessa quota di dieci anni or sono: 6422 nel 1970, 6294 nel 1980. Sempre nell'intento di allungare la stagione, l'Azienda di Soggiorno ha organizzato iniziative non soltanto nel mesi estivi, e si cérca di interessare, divertire un po' tutti. San Pellegrino non è soltanto un luogo di riposo per anziani o per famiglie, e non mancano le possibilità di ballare o di svolgere attività sportive, come tennis, nuoto (c'è una piscina comunale), minigolf. Molte le manifestazioni folcloristiche, come il palio degli asini, e ci sono anche quelle di prosa. Per gli appassionati della lirica, nel teatro del Casinò, per le serate del 24 e del 26 luglio, sono in programa «Il Trovatore» e «La Bohème». In giugno si è tenuta una rassegna di film ambientati in città termali («Il peccato» di Borowczyk; «Giulietta degli Spiriti» e «Otto e mezzo» di Fellini; «Primo amore» di Dino Risi; «L'annoscoso a Marlenbad» di Resnais) e fino all'll settembre si organizzano speciali «Venerdì musicali». E il futuro del Grand Hotel sulla sponda del Brembo è molto incerto. «Simbolo» di San Pellegrino, è composto di 140 camere senza riscaldamento e alcune anche prive di servizi igienici. Grandioso nel suo stile Liberty, è alto sette piani e dotato di un vasto parco. Costruito dagli stessi progettisti del Casinò, fu acquistato nel 1934 dalla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, per un milione 158 mila lire. Aperto soltanto per tre mesi l'anno, richiedeva 80 persone dì servizio. Adesso, come si è detto, per acquistarlo si richiedono 3 miliardi, e poi sarà necessaria una cifra non precisata, ma certo ingente per restaurarlo. L'ultima asta organizzata per venderlo è andata deserta. Uro Guadalaxara

Persone citate: Borowczyk, Dino Risi, Fellini, Resnais

Luoghi citati: Bergamo, Milano, San Pellegrino Terme, Sedrina