Una vacanza lavorando nei boschi

Una vacanza lavorando nei boschi Una vacanza lavorando nei boschi La propone ai giovani il Comune - Si tratta di sistemare la collina, sentieri, sii, sottobosco Molti vanno all'estero a cercare amicizia; perché non farlo nella città dove si vive? Otto soggiorni estivi di lavoro volontario per giovani dai 14 ai 20 anni in turni di due settimane al parco Leopardi e a Mongreno. Partiranno dall' 11 luglio per concludersi dopo 60 giorni. Consentiranno ai ragazzi di divertirsi lavorando in collina, nel più grande parco di Torino per il recupero del sentieri, di quelle passeggiate tanto care ai torinesi degli Anni 50 ed oggi quasi sconosciute, abbandonate all'invasione dei rovi e delle sterpaglie. L'iniziativa è dell'Arci che, in collaborazione con il Comune e il servizio Giardini e alberate, tenterà di coinvolgere circa 200 ragazzi (una ventina per turno) nel primo intervento concreto per dare una fisionomia più ordinata a quella fascia di verde che in prospettiva sarà (dalle Vallere, alle sponde del Po. al Meisino, a Superga, alla Maddalena, con ritorno alle Vallere) un grande anello pubblico attrezzato per il tempo libero di quei cittadini che non possono lasciare la città nel periodo estivo, e di tutti nel resto dell'anno. Ieri gli assessori Chiezzi (Ambiente), Bonifetto (Economato) ed Alfieri (Sport e Giovani), con i dirìgenti dell'Arci, Stillo. Rho e Muttoni, hanno illustrato il significato dell'operazione 'Collina pulita'. Un significato innanzi tutto sociale, al quale l'amministrazione civica contribuisce con 25 milioni, offrendo le tende per i due campeggi, l'illuminazione ed altre strutture per un soggiorno non troppo disagevole. •Molti ragazzi — affermano Chiezzi e Bonifetto — durante le vacanze vanno all'estero per lavorare, stare insieme, scoprire posti nuovi. Vanno fuori Italia anche perché nelle loro città non trovano occasioni per impegnarsi. Con questa iniziativa possono quanto meno scegliere. Possono inoltre rendersi utili. Rivisitare luoghi bellissimi che forse hanno visto da bambini, accompagnati dai loro genitori, ma che poi hanno dimenticato, presi, come spesso accade, dalla frenesia delle corse in motoretta o in auto*. E' tempo insomma di capire che la collina non deve essere considerata solo come una pista per gare fra centauri o per improvvisati motocross. «La collina è in primo luogo un banco di prova — spiegano i dirigenti dell'Arci —. Un'occasione per far vedere che ci si può divertire anche con un impegno sociale di carattere diverso, che porti a far conoscere questo enorme patrimonio di verde alla collettività: Cosi accanto ai lavoro di riordino e di pulizia di sentieri e di rii, nei campeggi di Mongreno e del parco Leopardi, ver¬ ranno organizzate serate di festa, con cori, incontri fra giovani ed adulti, spettacoli e — perché no — balli sull'erba. Un sistema nuovo per socializzare, che, per ora, coinvolge solo l'Arci, la polisportiva «Dravelli» e l'associazione «Sportidea». In queste sedi (via Accademia Albertina 10; via Praciosa 11 - Borgo S. Pietro; via Gaidano 79 e presso il circolo Passoni di via Pietracqua 2) dal lunedi al venerdì, ore 15.30-18.30, chi lo vorrà, potrà iscrìversi ad uno degli otto turni versando 20 mila lire della quota per l'assicurazione contro gli infortuni. Il lavoro sarà seguito — come abbiamo detto — dal servizio municipale «Giardini ed alberate», proprio per consentire interventi seri e per insegnare ai ragazzi come trattare la natura. 'Speriamo — hanno concluso gli assessori Chiezzi e Bonifetto — che l'iniziativa coinvolga anche associazioni diverse dall'Arci. A Torino ve ne sono parecchie: attendiamo quindi proposte per dare avvio a nuovi programmi d'intervento. Per questo, all'attuale fase promozionale abbiamo destinato solo il 50 per cento delle risorse disponibili. Il resto è a disposizione di chiunque intenda farsi avanti, nell'interesse della collina e, ovinamente, dell'intera città». Giuseppe Sangiorgio

Luoghi citati: Italia, Rho, Torino