Calda estate a Lisbona

Calda estate a Lisbona OSSERVATORIO Calda estate a Lisbona La minicrisi che aveva incrinato la coalizione di centro del governo portoghese sembra ormai definitivamente assorbita. I due ministri, dimessisi per contrasti con il premier Francisco Balsemao, sono stati sostituiti con qualche affanno ma senza alterazioni di fondo al delicato equilibrio politico instaurato da gennaio fra i tre partiti al potere, il Centro democratico e sociale e il psd di Balsemao, che confluiscono nell'Alleanza democratica, più il gruppo dei conservatori monarchici. La falla è comunque aperta e alla benevola luna di miele goduta dal giovane primo ministro si sta ora sostituendo un clima di crescenti malumori, alimentati dalla delusione per il ritardo con cui procede làtteso «risorgimento economico» del Paese^ Balsemao aveva raccolto la difficile eredità di Francisco Sà Carneiro, il leader carismatico di Alleanza democratica, morto a dicembre in un incidente aereo proprio alla vigilia delle elezioni che avevano riconfermato il generale Ramalho Eanes alla presidenza della Repubblica. Allora il tripartito appariva solido, unito e soprattutto in grado di arginare il ritorno di fiamma dell'opposizione socialista guidata da Mario Soares. Pragmatico come il suo predecessore, Balsemao era partito inoltre con il piede giusto inserendo al governo tecnocrati ed esperti con la coraggiosa intenzione di premiare in varie designazioni clamorose la competenza gestionale piuttosto che l'acume del politico consumato. Un rischioso gioco d'azzardo teso a svincolare il Portogallo dal torpore di un modello strutturale sorpassalo e di certo immaturo per il prossimo ingresso nella Cee. Fatalmente le prime cre¬ pe hanno finito col mettere a nudo non il programma governativo quanto l'impreparazione di alcuni uomini preposti ad attuarlo. Ed è stato così che il responsabile del dicastero della Qualità della vita, etichetta bizzarra che sottintende il controllo del settore chiave delle comunicazioni sociali, si è visto costretto a lasciare il posto non essendo riuscito nell'intento di far licenziare il direttore della televisione di Stato. Francisco Ferreira Do Amarai se ne era anzi andato sbattendo la porta («A// tocca ingoiare elefanti vivi») furente perché il vertice della tv, da lui giudicato incapace, fosse stato difeso a spada tratta dal Cds. Poi fu la volta del ministro della Riforma amministrativa, l'indipendente Marques de Carvalho, ad uscire da! governo in segno di protesta per la decisione del ministro delle Finanze, anch'egli del Cds, di bocciargli la proposta di aumenti salariali per gli statali, limitandola nonostante l'inflazione mortificante a un ritocco del 13 per cento. I monarchici adesso hanno riavuto il ministero della qualità della vita, con Vaz Serra de Moura, e alla Riforma amministrativa è tornato un tecnico indipendente, Robin de Andrada, ottimo burocrate ma orfano di padrini politici. La vera novità della crisi in miniatura, che il Paese sembra ora aver assorbito dopo qualche settimana, sta tuttavia nelle pesanti critiche per il modo' insicuro e la mancanza di polso lanciate contro Balsemao da esponenti di punta del suo stesso partito, prime avvisaglie di altre feroci bordate personali. L'estate portoghese, stando ai meteorologi politici, potrebbe diventare pertanto più torrida del solito. Piero de Garzarolli

Persone citate: Carvalho, Francisco Ferreira, Francisco Sà Carneiro, Mario Soares, Piero De Garzarolli

Luoghi citati: Lisbona, Portogallo