Milano: morenti altri 2 giovani per il crollo al concerto di Zero di Francesco Fornari

Milano: morenti altri 2 giovani per il crollo al concerto di Zero Tragico bilancio dello spettacolo al Castello Sforzesco Milano: morenti altri 2 giovani per il crollo al concerto di Zero Inchiesta della magistratura sulla sedicenne uccisa nel cedimento della ringhiera Scambio di accuse sulle carenze delle norme di sicurezza fra Comune ed organizzatori DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MILANO — Alle grida dei feriti, alle sirene delle ambulanze si sono sovrapposte le voci del cantanti e il suono degli strumenti. E' questo l'aspetto più sconcertante e sconvolgente della tragedia accaduta lunedi sera al Castello Sforzesco, dove una sedicenne è morta, altri venti giovani sono rimasti feriti (una ragazza di 14 anni, Stefania Montone, è in condizioni disperate al Policlinico, un altro spettatore, Giuseppe Bova di 23 anni, è ricoverato in fin di vita all'ospedale di Niguarda), mentre si spintonavano per entrare al concerto di musica leggera. Lo spettacolo è incominciato lo stesso, quasi in orario, mentre ancora i soccorritori si prodigavano per portare via i feriti, precipitati nel fossato che corre intorno al Castello dopo il cedimento della ringhiera di un vecchio ponte levatoio in legno. Ieri il Comune di Milano ha deciso di sospendere in segno di lutto tutte le manifestazioni in programma nell'ambito di «Milano Estate», la ' rassegna di spettacoli promossa dall'assessorato alla Cultura. Anche il concerto dei «Pooh», organizzato al di fuori di questa manifestazione, è stato rinviato. Un gesto apprezzabile sul piano umano, certamente. Ma tardivo. Perché invece, l'altra sera il concerto non è stato sospeso? Perché si è deciso di continuare come se niente fosse accaduto, in condizioni estremamente pericolose, col rischio che le gradinate del teatro allestito nel cortile del palazzo crollassero sotto il peso delle migliaia di spettatori che, travolti gli sparuti vigili urbani e gli uomini preposti al servizio d'ordine, le avevano prese d'assalto, arrampicandosi dappertutto, sospesi a grappoli fin sulle alte e tremolanti incastellature che sorreggevano i riflettori? A queste domande, e ad altre ancora relative al servizio d'ordine (praticamente inesistente) e alle misure di sicurezza predisposte dal Comune (ma quali, se all'interno del Castello non c'era neppure una cassetta di pronto soccorso?), dovrà rispondere l'inchiesta avviata dal sostituto procuratore Davide Jori, che ha inviato comunicazioni giudiziarie per lesioni colpose e omicidio colposo all'organizzatore dello spettacolo, Vittorio Salvetti, e a due suoi collaboratori (dovrebbero essere il fratello e un ex dipendente della Rai). L'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Guido Aghina, afferma che «Za struttura del Castello è molto elastica, oltre ai tremila posti sulle gradinate c'è lo sfogo offerto dalla grande Piazza d'Armi, dove possono trovare posto altre migliaia di persone». L'assessore dice che «Z'estate scorsa erano già stati fatti spettacoli nel Castello, la routine del servigio d'ordine era quella consueta, ormai collaudata'. Ma com'è possibile organizzare uno spettacolo che raccoglie i più famosi divi della musica leggera (fra cui spicca Renato Zero, l'idolo dei giovanissimi) in uno spazio cosi ristretto, in grado di ospitare soltanto tremila persone? La "risposta dell'assessore Aghina è pronta: •L'anno scorso la stessa manifestazione, organizsata sempre da Salvetti, allo stadio Meazza, si rivelò un fallimento. Venduti meno di quattromila biglietti. Quest'anno le previsioni fino a venerdì erano state piuttosto fiacche, nulla faceva ritenere che ci sarebbe stata una simile affluenza di pubblico». Aggiunge Aghina: 'Un concerto falso, tutto in playback, montato piii che altro per la televisione. Di lunedì, subito dopo il primo grande esodo delle vacanze non sì poteva pensare che la gente sarebbe venuta in massa». Invece i ragazzi sono arrivati a migliaia e il servizio d'ordine si è rivelato praticamente inesistente. Come mai? mio mi occupo delle scelte politiche e culturali, la responsa- bilità del servizio d'ordine ricade su altri». Chi? In questura si difendono dicendo di aver saputo del concerto dopo •averlo letto sui giornali». Vittorio Salvetti afferma deciso che, per contratto, era compito del Comune garantire un efficace servizio d'ordine all'esterno del teatro: «7o avevo soltanto la responsabilità dello spettacolo». Assessore Aghina, non ritiene che sarebbe stato più opportuno sospendere il concerto dopo quanto era accaduto? *Il proseguimento dello spettacolo è stato deciso da quelli che erano sul posto per evitare reazioni da parte del pubblico. E' sembrata la decisione più opportuna». Ribatte Salvetti: «Sarebbe successo il finimondo se avessimo detto alla gente di tornare a casa. Ho faticato come mai per tenere a bada quei cinquemila scatenati. Non ascoltavano ragioni, volevano lo spettacolo, e basta». Cosi si è incominciato, fra il preoccupato e attonito stupore dei Vigili del fuoco che controllavano le strutture scricchiolanti della grande incastellatura metallica delle gradinate, dove una folla in delirio urlava e si agitava in preda ad una forma di isteria col lettiva. L'apparizione di Renato Zero è stata salutata da un boato: molte ragazzine si sono lasciate cadere sul palco dopo essere rimaste per ore appese al traliccio dei riflettori per cercare di toccare il loro idolo. «Renato, tu sei dio», ha urlato una adolescente. 'Interrompere lo spettacolo in quelle condizioni era impossibile» si difende ora Salvetti. Ma è stata una follia organizzare una simile manifestazione in questo posto. «Noi non c'entriamo — ribàtte — l'ha deciso il Comune». Ma al Co mime sostengono, invece, che è stato Salvetti a volere proprio il teatrino del Castello Sforzesco. Il magistrato ha fatto se< questrare i tagliandi dei bi ghetti e il «borderò» della «Saie» per controllare se sono stati venduti più ingressi del consentito. In merito circolano le voci più disparate: è certo che ieri l'altro sera i bagarini vendevano i biglietti (il cui prezzo ufficiale era di 4 mila lire) a tredici-quattordici mila lire. E sono andati a ruba. Francesco Fornari Milano. La passerella del Castello Sforzesco è crollata: giungono i primi soccorsi (Tel.Ap)

Luoghi citati: Comune Di Milano, Milano