Glemp Primate di Polonia collaborò con Wyszynski di Filippo Pucci

Glemp Primate di Polonia collaborò con Wyszynski B Papa lo ha nominato arcivescovo di Varsavia Glemp Primate di Polonia collaborò con Wyszynski CITTA' DEL VATICANO — E' mons. Jozef Glemp, l'uomo scelto da Giovanni Paolo II per occupare il posto lasciato vacante dal cardinale Stefano Wyszynski, spentosi il 28 maggio scorso. Da ieri è stato «promosso», secondo la dicitura ufficiale dell'annuncio diramato dalle fonti vaticane, alle mansioni di arcivescovo di Gniezno e Varsavia e Primate della Chiesa polacca. Glemp è stato posto alla guida dell'episcopato di Polonia in un momento estremamente delicato, mentre la Chiesa è impegnata nell'incoraggiare le aspirazioni all'affermazio¬ ne dei diritti sociali, ma nello stesso tempo ad evitare, quasi sul filo di un rasoio, uno scontro armato che affosserebbe per sempre ogni speranza. Mons. Glemp otterrà certamente la porpora cardinalizia nel prossimo Concistoro di Giovanni Paolo II, che si prevede per il tardo autunno di quest'anno. Wyszynski, che divenne Primate di Polonia a soli 48 anni, aveva in seguito assunto anche l'incarico di presidente della Conferenza episcopale polacca. Questa volta, la presidenza dell'episcopato, che è elettiva, sarà probabilmente assegnata al- l'arcivescovo di Cracovia, card. Macharski, cosi da creare in Polonia due centri di guida distinti. Il nuovo Primate di Polonia, che ha quasi 53 anni, è stato ordinato sacerdote il 25 maggio 1956 e ha conseguito a Roma, nella Università Gregoriana, la laurea in diritto canonico e il titolo di Avvocato Rotale Tornato a Gniezno, ha assunto le funzioni di Vicario cooperatore, di consultore giuridio della segreteria del card. Wyszynski; nel 1979 è stato nominato vescovo di Warmia. Conosce quattro lingue, italiano, francese, inglese e tedesco. La «promozione» ad arcivescovo di Varsavia e Primate di Polonia di mons. Glemp è il risultato della simbiosi stabilitasi tra Wyszynski e Wojtyla negli anni non facili attraversati dalla nazione polacca. Jozef Glemp è stato segretario di Wyszynski per almeno quindici anni, tra il 1963 e il 1978: Karol Wojtyla ha avuto modo di conoscerlo in ripetute occasioni in quel periodo, ogni volta che si incontrava con l'arcivescovo di Varsavia. Sa quindi a fondo le sue quali' tà, forse anche Wyszynski considerava mons. Glemp un suo «delfino». Oggi Giovanni Paolo II decide che questo sia l'uomo adatto a continuare la linea portata avanti dall'ami co cardinale defunto. La Radio vaticana ha ieri affermato che mons. Glemp è un sostenitore della indissolubilità tra l'amore di patria e le tradizioni religiose e nazionali del suo popolo, che ha imparato «fa tolleranza e il rispetto per le idee altrui», che è particolarmente propenso alla letteratura, all'arte e agli studi storici. La nomina di mons. Glemp ad arcivescovo di pniezno e Varsavia fu decisa tra il lunedi e il mercoledì della scorsa settimana, allorché era a Roma il card. Macharski arcivescovo di Cracovia, ammesso eccezionalmente a vedere Giovanni Paolo II al Policlinico Gemelli. Filippo Pucci