Sanremo: ora anche la dc è per il casinò «privato»

Sanremo: ora anche la dc è per il casinò «privato» Lo scandalo ha fatto cambiare molte opinioni Sanremo: ora anche la dc è per il casinò «privato» SANREMO — «Il Casinò ai privati-. La proposta è della democrazia cristiana, che fino a qualche tempo fa era nettamente contraria (come socialisti e comunisti) a questa soluzione. Ora però la de ha cambiato idea e a Sanremo si è scatenata una battaglia che rischia di aver ripercussioni sulla vita politica di molti Comuni e sulla stessa amministrazione provinciale: qualche alleanza potrebbe saltare. Lo scontro maggiore è previsto per il consiglio comunale che si terrà il 17 e il 18 aprile: 1 democristiani hanno infatti chiesto che l'argomento sia dibattuto in quell'occasione Il pei sta affilando le lame. Il psi risponde con durezza. «Se la de insiste sulla sua posizione — ha dichiarato pubblica mente il segretario provincia' le, Mario Donato —potremmo decidere di rivedere l'intero accordo politico su scala provinciale che esiste con il partito di maggioranza relativa-. Il socialista Bruno Marra ag giunge: «Siamo per la gestione pubblica, ma un conto è la politica, un conto il CasinòCome mal questo passo deila democrazia cristiana? «Il sindaco e gli assessori non possono trasformarsi in bi scazzieri — risponde l'asses soi e de Gianni Giuliano — e conservare doveri e obblighi che gravano sugli amministratori pubblici: ogni loro decisione può essere interpreta¬ ta male fino ad essere trasformata in un oggetto di speculazione politica-. Perciò la de vuole discutere la proposta nel consiglio della prossima settimana, poi elaborare il capitolato d'oneri per l'appalto (entro il 31 agosto), ridiscutere il tutto in consiglio a settembre e procedere all'appalto entro il 31 dicembre. Il partito liberale, che da sempre sostiene la tesi della gestione privata, è soddisfattissimo: «C'eravamo persin stufati di ripeterlo — dice il segretario Calduo Covini». Il fronte si è dunque allargato: accanto ai liberali ci sono repubblicani, socialdemocratici e ora democristiani. «Speriamo anche in Nuova Sanremo — aggiunge Covini —. Si deve arrivare alla gestione privata: è assurdo che l'attività comunale sia, com'è, divorata per il 40 per cento dai fatti del Casinò-. Ma il pei replica che tutto ciò è assurdo. - Dal '46 al '69 si sono succedute tre gestioni private—spiega Gino Napolitano —. Il primo gestore è finito in carcere, il secondo si è ucciso e il terzo è fallito-, I comunisti non vogliono nemmeno lasciare le cose come sono. La loro proposta l'avevano già fatta: l'istituzione della Situs, una società a capitale pubblico, ma svincolata dal Comune che gestisca con criteri privati. Che ne pensa l'attuale presidente del Casinò Antonio Semeria (de), uno dei promotori dell'operazione che ha portato in galera una cinquantina di croupier e giocatori disonesti (a sua volta raggiunto da comunicazione giudiziaria per un'eventuale reato di omissione di atti d'ufficio)? «Una forma di gestione privata (esterna come a capitale pubblico tipo la Situs) garantisce una maggior rapidità nell'amministrazione, nei controlli, in tutte le iniziative. Nell'attuale forma la commissione deve sempre sottoporre tutto al Comune: è evidente che ogni operazione, da parte di un consiglio d'amministrazione autonomo, sarebbe più rapida e incisiva-.

Persone citate: Antonio Semeria, Bruno Marra, Gianni Giuliano, Gino Napolitano, Mario Donato

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