Il pm: per Calvi 3 anni e mezzo e altre 32 miliardi di ammenda di Marzio Fabbri

Il pm: per Calvi 3 anni e mezzo e altre 32 miliardi di ammenda Raffica di pene pecuniarie (75 miliardi 700 milioni) richieste a Milano Il pm: per Calvi 3 anni e mezzo e altre 32 miliardi di ammenda DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MILANO — Condanne per utti gli imputati sono state hieste dal pubblico ministeo, Corrado Carnevali, al proesso contro dieci esponenti ell'alta finanza, accusati di vere esportato capitali nel orso di operazioni di comravendita di titoli «Toro» e Credito Varesino». La più seera è per Roberto Calvi: 3 nni e 6 mesi di carcere, 30 miliardi di multa e altri due miliardi di ammende varie. Di ui ha detto il pm: .Nessun ubbio che Calvi abbia matealmente tenuto le trattative er le operazioni e che ne fosse a mente direttiva per mettere in piedi e per concluderle». Le altre richieste: Antonio Tonello 2 anni di reclusione e 3 miliardi 260 milioni di pene pecuniarie; Mario Valeri Manera, 1 anno 10 mesi e 12 miliardi 800 milioni; Giuseppe Zanon di Valgiurata, 2 anni 6 mesi e 7 miliardi 600 milioni; Giorgio Cappugi, 1 anno 6 mesi e 3 miliardi 230 milioni; Aladino Minciaroni, 1 anno 6 mesi e 3 miliardi 230 milioni. Per Massimo Spada e Cario Von Castelberg sono stati richiesti 3 miliardi 260 milioni ciascuno. Nessuna pena detentiva anche per Carlo Bonomi e Giorgio Cigliana del gruppo Invest, per i quali il pm ha chiesto la condanna a 3 mi¬ liardi e 230 milioni fra multa e ammende, dopo avere dato atto a Carlo Bonomi del suo comportamento sia al processo, sia come componente, fino al 1975, del consiglio di amministrazione della Centrale. Per effetto del condono' (due anni e due milioni di riduzione) chiesto dalla stessa accusa tutte le pene detentive sarebbero cancellate, ad eccezione di sei mesi residui di Zanon (che però è latitante all'estero) e di un anno e mezzo per Calvi. Meccanismi giudiziari impedirebbero a Roberto Calvi anche di ottenere la sospensione condizionale della pena, malgrado il resto sia inferiore ai due anni, ma po¬ trebbe essergli consentito di lasciare il carcere in libertà provvisoria. Sulla concessione di questo beneficio, quando sarà richiesto, il pm ha chiesto di poter dare il proprio parere. Infine il magistrato ha chiesto al tribunale, in caso di riconosciuta responsabilità di Carlo Bonomi e di Giorgio Cigliana, che'gli atti vengano inviati al suo ufficio per aprire un procedimento nei confronti della madre di Bonomi, Anna L orni Bolchini, in relazione agli stessi reati. Marzio Fabbri (Continua a pagina 2 in quarta colonna)

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