Riscattata con un miliardo dopo 120 giorni di catena

Riscattata con un miliardo dopo 120 giorni di catena La confezionista Tullia Kaute, che fa rapita a Milano Riscattata con un miliardo dopo 120 giorni di catena Liberata la scorsa notte nelle campagne di Buccinasco - Per tutto il tempo della prigionia ha avuto le orecchie tappate con la cera Evidentemente i banditi non volevano che udisse i rumori esterni E' stata rilacampagna di MILANO sciata nella Buccinasco Tullia Kauten, 43 anni, contitolare di una ditta d'abbigliamento, rapita il 5 marzo scorso. La donna era stata sequestrata nel tardo pomeriggio, all'uscita dalla ditta, della quale è titolare col fratello Giorgio, in via Manusardi, a Milano. Il fatto non aveva avuto testimoni. L'auto della Kauten era rimasta parcheggiata, con le porte chiuse, proprio davanti al magazzino. Il cane bassotto della signora si era presentato solo, col guinzaglio al collo, davanti alla porta della ditta. Dalle indagini si era poi scoperto che per il sequestro i rapitori avevano usato una «132» bianca, targata Varese, risultata rubata. Sull'auto era stata ritrovata la borsa della vittima coi documenti. Il fratello Giorgio, dopo il rapimento, aveva fatto sapere che la situazione patrimoniale della ditta non era certo quella che i rapitori avrebbero sperato. Il 19 maggio scorso, la famiglia aveva detto di aver pagato un riscatto di circa un miliardo. Dopo quattro giorni avevano avuto un ultimo contatto coi rapitori, poi il silenzio. Il rilascio di Tullia Kauten è avvenuto poco dopo le 23. La donna è stata liberata in un magazzino, alla periferia di Buccinasco. Da sola poi ha raggiunto la trattoria «Sorriso», da dove sono stati chiamati i carabinieri Tullia Kauten. vestita con pantaloni grigi e giaccone, è apparsa in buone condizioni di salute, anche se molto provata dalla prigionia, durata 120 giorni. Non riusciva a tenersi in piedi, faceva anche fatica a parlare. Ha potuto raccontare ai primi soccorritori di essere stata tenuta quasi sempre legata a una brandina con una lunga catena, che le impediva di muoversi. Aveva nelle orecchie dei tappi di cera e, quando le venivano tolti, una radio rimaneva accesa ad alto volume per impedirle di sentire altri rumori. Tullia Kauten aveva sul corpo e sul capo alcuni ematomi. Milano. Tullia Kauten a casa, poco dopo il rilascio (Ansa)

Persone citate: Tullia Kaute, Tullia Kauten

Luoghi citati: Buccinasco, Milano, Varese